Questa la formazione vincitrice del primo scudetto: Bosia, Martin III, Martin II, Martin I, Colombari, Sperone, Vezzani, Baloncieri, Libonatti, Rossetti, Franzoni. Il Napoli scatta così in testa per la prima volta in stagione da solo. E non esaltata, come forse meriterebbe, per aver portato un gruppo a diventare squadra, per aver portato il Napoli a offrire il meglio del calcio che può offrire. Napoli si porta dentro la storia della capitale di un regno, la miseria e la nobiltà, la tragedia e il carnevale. Anno Maradomini. La rosa del Napoli Campione d'Italia 1986-87: PORTIERI : Garella, Di Fusco DIFENSORI : Bigliardi, Bruscolotti, Carannante, Ferrara, Ferrario, Filardi, Marino, Renica, Volpecina La Napoli di oggi, di De Laurentis e Mertens, di Callejon e Insigne, è ricordo e cazzimma, è provincia e mondo insieme. Insieme tre stagioni, tre gli scudetti vinti, ma anche le frizioni. Fanpage.it sono da intendersi di proprietà dei fornitori, LaPresse e Getty Images. Ma quel primo scudetto non è solo il trionfo di Maradona. Lo storico primo scudetto del Napoli: quando la Serie A ha visto Maradona ... e punta tutto sul talento di Maradona. Come tutti i portieri di riserva vede pochissimo il campo, Bianchi gli concede la passerella l'ultima giornata ad Ascoli (1-1). inter-napoli, mercoledi' ore 20.45 Il match di San Siro è un banco di prova molto importante per due delle principali favorite per la conquista dello scudetto. Mille giorni, due campionati per far pensare alla gente che le spirito di quegli eroi della prima volta fosse perduto, inseguendo lo squadrone di Milano che ti soffia Io scudetto proprio a casa dove avevi già pronto , tutto per fare nuovamente festa. Il pareggio di Roberto Baggio dieci minuti più tardi non cambierà nulla -, Presidente di quel Napoli era l'ingegnere Corrado Ferlaino, qui a festeggiare la vittoria della Coppa Italia: Atalanta sconfitta 3-0 al San Paolo e 1-0 nella finale di ritorno a Bergamo -, Ancora una immagine simbolo di quella giornata indimenticabile a Fuorigrotta -, La felicità del popolo napoletano che attendeva da una vita questo momento -, Caroselli e folklore come solo a Napoli -, E il coro "O mamma mamma mamma..." a fare da colonna sonora allo scudetto -, Il mago di Arcella, con i suoi riti propiziatori... -, E poi la musica e il teatro partenopeo: lo show di Marisa Laurito, Renzo Arbore, Nino d'Angelo, Mario Merola e Tullio De Piscopo -, Maradona e Michel Platini, la sua Juventus arriverà seconda a 3 punti dal Napoli -, Il cappello portafortuna del Pibe de Oro -, Diego e il suo compagno d'attacco Giordano -, Quello che sembrava un sogno è diventato realtà nel momento stesso in cui Maradona ha messo piede al San Paolo: era il 5 luglio del 1984 -, Poi arriverà il secondo scudetto nel 1989-90: ma quella è un'altra storia... -. Nel campionato dei fatturati e delle polemiche, delle milanesi di Cina che fanno di tutto per evitare il sesto posto, il secondo non basta più a una città che h… È la vittoria di Caffarelli, napoletano del centro cresciuto nel settore giovanile d’una formazione che nel 1978 aveva vinto il titolo Primavera. Nel campionato dello scudetto, le magie di Maradona si sprecano, non solo nel 2-1 al ritorno sulla Juventus. Ma vediamola nel dettaglio, figurina per figurina... -, CLAUDIO GARELLA. Il centrocampista lombardo fa la sua parte. 1955-1956. ... se non qualche vera e propria antipatia dovuta alle sue dichiarazioni quando sedeva sulla panchina del Napoli, ... la sfida Scudetto con la formazione di Sarri capace di imporsi per 2-1 con la doppietta di Cristiano Ronaldo nel giro di pochissimi minuti. Un'identità dal confine mobile, dalle mura di gomma, che ti segue ovunque, che con te si sposta e non ti abbandona. Auriemma e Maradona ricordano la formazione del primo scudetto: piovono fischi per un ex Napoli! Per il consumatore clicca qui per i Moduli, Condizioni contrattuali, Privacy & Cookies, informazioni sulle modifiche contrattuali o per trasparenza tariffaria, assistenza e contatti. Il primo scudetto. È l’anno dello Scudetto del Napoli. Maradona, che alla prima giornata di campionato scherza in dieci metri tutta la difesa del Brescia, il primo ottobre 1986 stampa sul palo un rigor a Tolosa: finisce qui, per questione di centimetri, la Coppa Uefa degli azzurri. Il 10 maggio 1987 il Napoli conquista il primo scudetto. Ove non espressamente indicato, tutti i diritti di sfruttamento ed utilizzazione economica del materiale fotografico presente sul sito Stadi pieni, entusiasmo, ed un campionato entusiasmante che Napoli e Milan si giocano ‘punto a … Nell'annata 1989-1990 il Napoli riconquista lo Scudetto, a distanza di tre anni dalla prima, storica affermazione. L'azzurro del sogno realizzato, della prigionia finita, l'azzurro della rivincita. Allenatore di quella compagine era il bresciano Ottavio Bianchi. Il centrocampista di Correggio - ancora oggi tra i migliori amici di Maradona - disputerà 28 partite con 4 reti -, FERNANDO DE NAPOLI. Anche per lui 29 gettoni con un gol alla Juve nel successo per 2-1 al ritorno -, GIUSEPPE VOLPECINA. Uno scudetto, una città. I VIDEO SUL NAPOLI DI MARADONA, Il 10 maggio del 1987 il Napoli di Diego Armando Maradona è campione d'Italia per la prima volta nella sua storia. L’Inter arriva prima in classifica a pari merito con la Pro Vercelli, che agli inizi del ‘900 dominava il calcio italiano. 18/40. Il 10 maggio del 1987 è il giorno del primo, storico scudetto del Napoli. Il cuore di quella squadra. È la vittoria del direttore generale Italo Allodi, che quella squadra plasma e assembra con artigiana competenza ma non partecipa alla festa per il titolo, col braccio sinistro paralizzato per un ictus. Dopodiché partirono i titoli di coda. Ricevi live da SkySport le breaking news sui principali eventi sportivi. Vedere per credere la torsione di testa a pelo d'erba contro la Sampdoria, le magie e il gol quasi dalla riga di fondo contro il Milan. Una giornata per parlare di riscatto di una città. Home; Senza categoria; il primo scudetto del napoli con maradona; Senza categoria; il primo scudetto del napoli con maradona. Leggi su Sky Sport l'articolo 10 maggio 1987, Napoli Campione: il 1° scudetto! Qui il calcio è qualcosa in più di una passione, sa di fede, quasi fosse una religione”. 10/05/2017 - Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha ricevuto oggi a Palazzo Santa Lucia, in occasione del trentennale del primo scudetto del Napoli, una rappresentanza dei protagonisti nella stagione 1986-1987, guidata dall'ex presidente della società Corrado Ferlaino e dal capitano Giuseppe Bruscolotti. Instancabile, il centrocampista avellinese sarà lo "scudiero" di Maradona, grande recuperatore di palloni e fondamentale nelle ripartenze della squadra. Spicca il prezzo di Diego armando Maradona: el Pibe de Oro è valutato 196 milioni di euro. Il 10 maggio, alla penultima giornata, la prima punizione capolavoro del Divin Codino non rimanda la festa. Questa sera si gioca Napoli-Spezia, gara valida per i quarti di finale di Coppa Italia. Porta in vantaggio gli azzurri in casa della Juve per quello che è considerato il vero gol-scudetto -, ANDREA CARNEVALE. È l'eredità di quella storia, il marchio di un passato che nutre le ambizioni e trasforma una sconfitta contro il Real Madrid dei record in un fallimento. I tifosi del Napoli non potranno mai dimenticare questo glorioso giorno, in cui gli 11 dell’allora allenatore Ottavio Bianchi, scesero in campo e conquistarono il primo scudetto nella storia del calcio napoletano, pareggiando la partita contro la Fiorentina, 1-1. Il terzino sinistro chiuse la gara al Comunale con i bianconeri siglando la bellissima rete del 3-1. Spadafora: "Impossibile Serie A in campo a maggio", Ferlaino: quel giorno capimmo le due Napoli, La stagione: cruciali le vittorie sulla Juventus, Oshimen negativo al COVID torna ad allenarsi, La nuova mascotte della nazionale paralimpica di scherma, Mattia Destro bomber ritrovato al Genoa con Ballardini, Leonardo Fioravanti a Fanpage: "Vinco per far crescere il surf in Italia", Scontri a Marsiglia, ultrà assaltano il centro sportivo: calciatore colpito da un lacrimogeno, Cristiano Ronaldo, bagno in piscina con la neve assieme a Georgina Rodriguez, La grande partita di Cuadrado in Supercoppa contro il Napoli, Un anno senza Kobe Bryant, la leggenda più forte della morte. Sugli spalti si srotolano i teloni con lo scudetto, Maradona va sotto la tribuna con Claudia, rientrata da Buenos Aires con la piccola Dalmita nata 38 giorni prima e i suoi genitori, papà Chitoro, la sorella Maria e tre suoi fratelli. Pochi mesi dopo, venne conquistata la Supercoppa italiana con un sonante 5-1 sulla Juventus di Maifredi. Oggi la visione insieme terragna e filosofica di Sarri viene anche messa in discussione per una ripetizione di applicazioni non sempre efficaci soprattutto contro le piccole. Il popolo partenopeo temeva, infatti, che con l’arrivo della primavera il sogno tricolore potesse svanire , come già successo nella stagione 1980/1981, quando il Perugia si impose al San Paolo per una rete a zero infrangendo tutti i … Chiama Bruscolotti, che l'anno prima gli aveva ceduto la fascia di capitano in cambio di una promessa: è la mia ultima occasione, fammi vincere lo scudetto. Nel campionato dei fatturati e delle polemiche, delle milanesi di Cina che fanno di tutto per evitare il sesto posto, il secondo non basta più a una città che ha conosciuto il gusto del trionfo solo due volte nella sua storia. Al Comunale, contro una Juve abbattuta dalla sconfitta ai rigori contro il Real Madrid, il Napoli domina su un campo dove non vinceva da 29 anni. Il 20 settembre, dalla stanza numero 509 della clinica Sanatrix, Cristiana Sinagra, 22 anni, annuncia di aver partorito un figlio nato da una relazione con il Pibe de Oro. È la bellezza del gesto, l'invenzione di un meccanismo bello e complesso, superbamente fragile. Il primo, difficile, Scudetto di Sarri. Formazione tipo (4-3-3): Szczesny, Cuadrado (Danilo), Bonucci, De Ligt, Alex Sandro, Pjanic, Matuidi, Bentancur, Bernardeschi, Dybala, Ronaldo. È una festa appassionata, che cancella anche i pregiudizi sulla Napoli del caos, dell’entusiasmo balordo. Terzino destro e capitano storico degli azzurri, cedette la fascia a Maradona in cambio di una promessa solenne: vincere lo scudetto. Napoli-Fiorentina è l’anticipo delle 12:30 di questa domenica di calcio. Elenco dei link in ordine di citazione (il loro funzionamento è verificato il 1° maggio 2012): E quell'esplosione di gioia collettiva, in un calcio in cui ancora si giocava tutti insieme la domenica pomeriggio e i gol si vedevano solo alle 18,10 con Paolo Valenti, non sarebbe più possibile in un mondo del pallone che trent'anni dopo si muove al richiamo e al profumo dei soldi. E l’estate si fa ancora più calda, Diego oscura il cielo col suo Grande Sgarbo, pesante come lo schiaffo di un figlio. E, come in futuro, non mancherà di timbrare il cartellino: due gol (in 28 partite) per il difensore napoletano nella stagione del suo primo scudetto -, LUCIANO SOLA. Il libero di quella squadra, giovane talento e dotato di un grande mancino. Formazione Napoli Scudetto 1987: la formazione base. E’ la stagione 1909/1910 ed il campionato si assegna, novità per l’epoca, con girone unico. “Mio figlio è il figlio di Maradona. Per lui 25 presenze (15 da titolare) e un altro gol, nel 2-2 casalingo con l'Atalanta del 19 ottobre '86 -, FRANCESCO ROMANO. Il centrocampista sarà uno degli uomini chiave dello scudetto. Impiegato con maggiore continuità in Coppa Italia, che contribuirà a vincere -, CIRO MURO. Correva l’anno 1898: l’8 maggio il Genoa conquistò a Torino il primo scudetto della storia del calcio italiano. La riserva di Maradona... Gioca una decina di spezzoni e segna anche una rete (nel 3-0 all'Ascoli). Per lui 16 presenze, di cui 9 da titolare. Il Napoli ha disputato il più bel primo tempo dell’era Gattuso: pressing asfissiante, intensità nelle giocate, applicazione intelligente, cinismo sotto porta. E’ il titolo di Maradona e di un’intera città che si riscatta. Per il nazionale 28 presenze e 2 reti, entrambe all'Udinese, sia all'andata (1-1) che al ritorno in Friuli (3-0) -, DIEGO ARMANDO MARADONA. Un altro dei pilastri di quel Napoli, il centrale milanese giocò 29 gare segnando una rete importantissima a Torino con la Juventus il 3 novembre del 1986, rispondendo al gol di Michael Laudrup e dando il via al successo degli azzurri al Comunale che lanciò il Napoli verso il titolo -, ALESSANDRO RENICA. “ Al termine della partita, Diego Armando Maradona s’è schierato al centro del campo per ricevere gli ultimi applausi mentre Michel Platini, il “re nudo” di questo momento bianconero, lasciava frettolosamente il terreno per dirigersi verso gli spogliatoi. La Juventus ha perso con il Napoli, Platini è stato sconfitto da Maradona” scrive Silvio Garioni sul Corriere della Sera. Lo striscione che passerà alla storia, apparso il giorno dopo al cimitero di Napoli e rivolto proprio agli "ignari" defunti... -, Così si presentava il San Paolo quella domenica per Napoli-Fiorentina, che terminerà 1-1 (agli azzurri bastava un pareggio). ... per il difensore napoletano nella stagione del suo primo scudetto - Tutte le notizie sul Napoli. Il primo scudetto interista arriva appena due anni dopo la sua fondazione. Attraverso il proprio account Twitter, la pagina di analisi finanziaria e calcistica "PlayRatings", ha postato una foto ritraente la formazione del Napoli detentrice del primo scudetto partenopeo. A 30 anni da quel giorno leggendario per i tifosi azzurri rivediamo gli "eroi" di quella stagione attraverso le figurine Panini e le immagini più belle della "folle" festa al San Paolo e per le strade della città partenopea Tutti i marchi Sky e i diritti di proprietà intellettuale in essi contenuti, sono di proprietà di Sky international AG e sono utilizzati su licenza. Oggi sono trent’anni dal secondo e ultimo scudetto vinto dal Napoli. 10 maggio 1987 - La data è di quelle storiche per il calcio: il Napoli di Maradona, in solitaria al primo posto in classifica dalla 15° giornata, vince il suo primo storico scudetto. In spogliatoio ruba il microfono a Giampiero Galeazzi e intervista i compagni che intanto cantano “ohi mama mama mama, sai perché mi batte il corazòn, ho visto Maradona, ho visto Maradona”. Napoli è sogno e miracoli, è sangue che si scioglie e profumo di caffè, è un impasto di pregiudizi e di passioni troppo spesso definito solo per categorie preconcette. Ma è un importante uomo-spogliatoio -, CIRO FERRARA. Era una forma di contagio meravigliosa. Boato per Giordano, forse il più acclamato dopo Diego, fischi a raffica, invece, per Ferrara. Il 9 novembre 1986 il calcio diventa letteratura. Non gioca sempre titolare (18 volte su 27) ma incide con la sua potenza e i suoi 8 squilli, 4 dei quali nelle ultime 4 giornate -, RAFFAELE DI FUSCO. E quella prima ha cambiato gli orizzonti, per cui tre giocatori in doppia cifra e gli applausi d'Europa ancora non bastano più. L'Inter perde contro l'Atalanta, che comunque non eviterà la retrocessione, e “O’ surdato nnammurato riecheggia al San Paolo. Richiesto espressamente da Maradona, l'ex centravanti della Lazio segna soltanto 5 reti (su 25 partite), ma è perfetta la sua sintonia con Diego. “Quando vedo qualcuno festeggiare” ha detto al Corriere dello Sport, “ripenso a quelle ore, immediatamente successive alla conquista matematica: alla città che sembrava assediata. Per la matematica, basta il pareggio contro la Fiorentina: gol di Carnevale e prima rete in A di Baggio. Cuore e polmoni. Il bambino povero di Madeira che ha riscritto la storia del calcio. Accedi con il tuo Sky ID o registrati in pochi istanti. Disputò 29 partite (su 30, il campionato era a 16 squadre) subendo 20 reti -, GIUSEPPE BRUSCOLOTTI. "Avevo sempre lottato per questo sogno mio e dei napoletani di vincere lo scudetto – ha detto all'Ansa Ferlaino – più volte ci siamo andati vicini, ma alla fine ci mancava quella fiducia in noi stessi, quello spirito vincente. Il 10 maggio del 1987 il Napoli di Maradona è campione d'Italia per la prima volta nella sua storia. Memorie viola tra cronaca e arte , a cura di G. Gentilini, Signa (FI), Masso delle Fate, 2005. Avessero lanciato una monetina, non avrebbe toccato terra. Poi il Napoli Dopo il Napoli batte il Torino 3-1: la prima vittoria interna dell’anno con gol in rovesciata di Bagni,il primo gol di Ciro Ferrara in Serie A e il primo gol stagionale di Bruno Giordano. Trent’anni fa, oggi: la monetina più famosa del calcio italiano e l’ultimo Scudetto del Napoli, ai danni del Milan 8 aprile, come oggi: è il 1990, l’anno dei mondiali in Italia. La stagione 1986/87 è l’anno dello Scudetto di Maradona e del primo Tricolore del Sud Italia. Si festeggiò – quel 29 aprile 1990 – l’ultimo grande successo del Napoli di Maradona. Raggiunto dall'Inter il 4 gennaio 1987, nel penultimo turno di andata, il Napoli si riprende il primato solitario in classica col 3-0 all'Ascoli. E’ frutto del nostro amore. La Napoli di oggi, di De Laurentis e Mertens, di Callejon e Insigne, è ricordo e cazzimma, è provincia e mondo insieme. La festa di e per il D10S, per l'eroe venuto a completar l'impresa, a sollevare una città contro l'altra Italia, quella dei potenti e dei milioni, della Juventus e dell'Inter, di cui si celebrano deridenti funerali per la città. Il tanto atteso tricolore, che il Toro si aggiudicò il 22 luglio pareggiando con il Milan 2 a 2, venne degnamente festeggiato con una tournée-vacanza in Sud America. È un successo dalla forza simbolica quasi letteraria, un 3-1 chiuso dal contropiede perfetto lanciato da Carnevale e completato da Volpecina, onesto terzino casertano al Napoli solo per quella stagione. Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su: Fanpage è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n. 57 del 26/07/2011. Copyright 2021 Sky Italia - P.IVA 04619241005.Segnalazione Abusi. Alberto Bigon raccoglie in panchina l'eredità di Ottavio Bianchi , con la squadra partenopea rinforzata dagli arrivi di Massimo Mauro preso dalla Juventus, di Gianfranco Zola arrivato dalla Torres Sassari e di Marco Baroni pescato nel Lecce. La rosa e la formazione titolare del Napoli Campione d'Italia 1987. Scudetto Napoli '87: neanche Maradona ci credeva. Il primo scudetto del Napoli non fu però una cavalcata senza ostacoli. Potrà dire: io c'ero -, LUIGI CAFFARELLI. Napoli è mille colori, ma per un giorno, per un momento, corse tutta insieme a vedere il colore del vento. Memorabili furono le reti di Carnevale al 29′ e di Baggio al 39′. Questa la formazione ufficiale dei bianconeri. Per "Pale 'e fierro" - com'era soprannominato - 25 presenze e nessun gol -, MORENO FERRARIO. È il 26 aprile 1987 e al San Paolo già si canta “Vinceremo, vinceremo il tricolor”. Il resto è leggenda -, BRUNO GIORDANO. L'ala destra cresciuta nel settore giovanile del Napoli disputa 16 gare e regala alla squadra due punti importanti con la sua doppietta al Como e uno dei due gol nella vittoria con la Samp (quello decisivo di Maradona) -, Ecco il momento del gol di Carnevale alla Fiorentina al 29' del primo tempo -, Una vera e propria liberazione. Il più giovane della truppa, ma s'impone subito per classe e personalità. Il 10 maggio 1987 il Napoli di Maradona entra nella storia vincendo il suo primo scudetto.Alla penultima giornata della Serie A 1986/1987, la squadra partenopea guidata da Ottavio Bianchi pareggia per 1-1 al San Paolo contro la Fiorentina. È la bellezza del gesto, l'invenzione di un meccanismo bello e complesso, superbamente fragile. Per la prima volta, una città del sud ha vinto il campionato di Serie A. Il resto è storia. Lo scudetto chiama e il Napoli in qualche modo ci sarà. Non a caso, il Mattino, il quotidiano cittadino, titolerà a tutta pagina “Vincenapoli” il lunedì successivo. Napoli primo scudetto: il 10 maggio 1987 passa alla storia del Calcio Napoli. A fine gara mi infilai in auto con mia moglie e l'allora direttore de Il Mattino, Pasquale Nonno, girammo per la città in festa, vedemmo le diverse manifestazioni di gioia tra Chiaia e Forcella, capimmo fino in fondo quelle due Napoli che spesso non si parlano". Contro la Fiorentina che in quel periodo aveva come punta di diamante un certo Roberto Baggio, la micidiale formazione del Napoli da scudetto era così composta: in porta Claudio Garella, in difesa Giuseppe Bruscolotti, Moreno Ferrario, Alessandro Renica e Giuseppe Volpecina, a centrocampo Francesco Romano, Salvatore Bagni, Fernando De Napoli e il mitico Diego Armando Maradona, … Napoli, spiegava lo scrittore Maurizio De Giovanni, è un marchio, non un luogo. Quell'azzurro che tinteggiava ogni angolo, ogni auto, ogni maglia e ogni volto. Torna a Napoli da campione del mondo e gioca 29 gare, condite da 10 reti. È l'eredità di quella storia, il marchio di un passato che nutre le ambizioni e trasforma una sconfitta contro il Real Madrid dei record in un fallimento. La Fiorentina del primo scudetto. Il portiere torinese, che aveva già conquistato uno scudetto nel 1985 a Verona, era celebre per le sue parate con i piedi. Il Napoli di Maradona e Bianchi vince il primo scudetto della storia azzurra. Il pareggio di Baggio, che con un gol alla Maradona, davanti a Maradona, salva i viola, completa e insieme avvia una festa collettiva. È la vittoria di Bruscolotti, che al 10 maggio 1987 ha dedicato il suo ristorante, del “Tota” Francesco Romano, il primo che Maradona abbraccia alla fine di quel leggandario Napoli-Fiorentina, pescato da Marino alla Triestina e chiamato a mettere ordine in squadra. Non era cominciata bene, però, la stagione della storia. Tutta Napoli si dipinge d'azzurro, una bandiera sventola anche sull’altoforno numero 4 dell’Italsider a Bagnoli, a 120 metri d'altezza. I marcatori: 29′ Carnevale, 39′ Baggio. Quel vento del cambiamento col volto e il nome di Diego Armando Maradona. A 30 anni da quel giorno leggendario per i tifosi azzurri rivediamo gli "eroi" di quella stagione attraverso le figurine Panini e le immagini più belle della "folle" festa al San Paolo e per le strade della città partenopea -, "E che ve site perso". Il santo laico di una sacra liturgia domenicale racchiude il senso di un'alchimia collettiva, di uno spirito di rivalsa, di un affetto anche eccessivo, della stretta di un mondo che nel calcio cerca un mondo nel quale valga la pena di trovare un posto.

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