Il 25 febbraio 50 ottenne l’adozione di Nerone da parte dell’imperatore Claudio. Gli storici moderni ne dubitano: non per gli intrecci incestuosi, piuttosto diffusi all’epoca, ma per il carattere di Agrippina, in genere fredda, politica e calcolatrice. Anche la proclamazione, nel 50, della Colonia Agrippina non ebbe nulla di sentimentale: la città avrebbe accolto i veterani di Germanico, ovvero sarebbe stata una riserva di soldati fedeli. kaiserz. Inviso ad Agrippina, subito dopo la ... (o Sofonio; lat. Recuperò il cadavere del fratello Caligola, abbandonato nei campi, e lo seppellì in un luogo che non è mai più stato scoperto, forse nel mausoleo di Augusto. Quale che fosse la loro decisione, non poté essere attuata, perché Livia morì poco dopo, nel 29. Fece uccidere Burro e Agrippina, e la prima moglie Ottavia poi si sposò con Poppea. Gaio, uomo ricchissimo, acconsentì. Morto Claudio, assicurò la fedeltà ... Neróne (lat. Essa voleva la grandezza del figlio per la grandezza propria e non esitò a rivoltarglisi contro, nell'ira dell'aspettativa delusa. Quella primavera, suo padre era impegnato in una campagna contro i Cherusci, che sei anni prima, alla testa di una coalizione, avevano sbaragliato le legioni romane di Publio Quintilio Varo nella famosa battaglia di Teutoburgo. Ci riuscì, anche perché Nerone era sempre più stanco, come racconta Svetonio, della madre, che non smetteva di rimproverarlo per il suo comportamento. Gli abitanti di … à nota la frase di Agrippina, che gridò all'uccisore: colpisci il ventre! E per quanto, almeno all’inizio, sembrasse sopportare il potere della madre, la sua condotta si rivelò subito feroce e immorale. Da quel momento la lotta tra Agrippina e l’imperatore fu senza quartiere. ; H. Dessau, Geschichte der röm. Era nipote di Ottavia Minore sorella di Augusto, e quindi da una famiglia patrizia imparentata con la gens iulia-claudia. Argomento Agrippina Argomento Agrippina nata di Germanico nipote d'Augusto, fu moglie di Domitio Enobardo. Teneva udienze, al pari di Claudio, e stava a fianco di lui nelle occasioni più solenni. Il piccolo Domizio rimase a Roma in casa dalla zia paterna, Domizia Lepida. Inutilmente. In particolare, per le fonti, E. De Ruggiero, Diz. Ma, nonostante tutti gli sforzi, Agrippina non riuscì a riacquistare presso il figlio la posizione a cui aspirava. Nel gennaio del 41 Caligola veniva ucciso e gli succedeva lo zio Claudio, che, tra i primi atti del suo impero, richiamò dall'esilio i condannati politici e restitui loro i beni confiscati. Il contrasto fu portato all'estremo da Poppea Sabina, la nuova amante di Nerone, che domandava di essere regolarmente sposata. In ogni caso Agrippina era ormai moglie dell’imperatore e aveva portato con sé nella domus imperiale il figlio avuto dal precedente matrimonio, Lucio Domizio Enobarbo, che infine Claudio adottò: prese il nome di Nerone e sposò Ottavia. Alla morte di Claudio seguì la sua divinizzazione, la realizzazione di un tempio a lui dedicato sul Celio e la successione nell’impero del figlio di Agrippina, Nerone. Dopo esser riuscita a porre in cattiva luce Messalina, moglie legittima e spaventosamente libertina dello zio, riuscì ad averne la testa e a diventare la nuova moglie di Claudio. E appena fu salito all'impero Nerone, perì Giunio Silano, proconsole d'Asia e ascendente di Augusto, e poi, di suicidio, Narcisso. Infine si mise a cercare marito e forse posò gli occhi su Servio Sulpicio Galba, generale e governatore. Agrippina nacque nel 15 d.C. ad Ara Ubiorum, sulla sponda sinistra del Reno, insediamento che lei stessa fece ribattezzare Colonia Agrippinensis, oggi Colonia. Agrippina si salvò dalla caduta in mare provocata dai marinai che la riconducevano a casa, mettendosi a nuotare. Ma non sembra che abbiano avuto diffusione. Kaiserzeit, Berlino 1926, II, i. Nerone doveva divorziare da Ottavia, e a questo divorzio non c'era che un ostacolo: Agrippina. *FREE* shipping on qualifying offers. Agrippina perì in età di 44 anni, dopo aver passate le vicende più fortunose, ed essere stata esempio, per lungo tempo rimasto unico, di donna che fosse sorella, moglie e madre d'imperatori. Nel frattempo, secondo Tacito e Svetonio, Agrippina si diede a una scatenata vita sessuale: tra i partner ci sarebbero stati anche il fratello Caligola e Marco Emilio Lepido, marito di sua sorella Drusilla, oltre che amante dello stesso Caligola. A Nerone riservò cariche e onori crescenti. Un sicario la colpì alla testa e lei, benché ferita, ad Aniceto che si avvicinava per finirla riuscì a dire: “Ventrem feri!”: colpisci il ventre che ha generato Nerone. Nell’autunno del 39 Caligola, dopo una fallimentare spedizione militare in Germania, alla quale aveva preteso che partecipassero anche le sorelle, condannò Agrippina minore e Giulia Livilla al confino, per tradimento. CLAUDIO IMPERATORE Messalina, Agrippina e le ombre di una dinastia Museo dell’Ara Pacis 6 aprile - 27 ottobre 2019 «L’ERMA» di BRETSCHNEIDER Direttore editoriale Roberto Marcucci Redazione Elena Montani Maurizio Pinto Dario Scianetti Rossella Corcione Segreteria di redazione Alessia Francescangeli Progetto grafico e impaginazione Rossella Corcione Copertina Maurizio Pinto … Agrippina maior sarebbe morta di inedia il 18 ottobre 33 d.C.: per i figli maschi, tranne Caligola, un destino analogo. In particolare Lucio Elio Seiano, il prefetto del pretorio a cui Tiberio aveva delegato il governo, decise di liberarsi dei tre figli maschi di Germanico, destinati al trono, e di far fuori la madre e i suoi vecchi amici. Nel frattempo, nel gennaio del 40, era morto il marito. Ma il progetto matrimoniale, se mai esistette, dovette abortire o incontrare il rifiuto dell’interessato visto che Agrippina lo prese così in odio che anni dopo, dal 49, lo costrinse all’isolamento. E nelle alte sfere erano molti i personaggi da cui Messalina avrebbe dovuto guardarsi le spalle, prima tra tutti Agrippina Minore, l’ambiziosa madre di Nerone (poi futura moglie di Claudio), che voleva fare del figlio il nuovo imperatore di Roma. Agrippina minore, figlia di Agrippina maggiore e di Germanico, nacque il 6 novembre del 15 d.C. ad Ara Ubiorum (l’odierna Colonia), mentre il padre era impegnato in una grande campagna militare contro i Cherusci, che sei anni prima nella battaglia di Teutoburgo avevano distrutto le legioni di Varo. Riuscì nell’intento di porre sul trono il figlio Nerone, ma presto non seppe ... (lat. Agrippina si comportò da vera imperatrice: per prima cosa riorganizzò le finanze dello Stato, dissestate da Messalina, e impose nuovi costumi a corte, limitando anche le spese e gli eccessi dei liberti. Non era in verità neppure una sensuale, e già gli antichi concepivano la sua dissolutezza come asservita sin da principio alla sua ambizione. Ma l'esilio di Agrippina e di Giulia non durò molto. Le tolse allora tutti gli onori e i privilegi e la privò della scorta dei germani. Agrippina scrisse anche memorie, di cui non ci rimangono che due frammenti. Alla morte di Claudio seguì la sua divinizzazione, la realizzazione di un tempio a lui dedicato sul Celio e la successione nell’impero del figlio di Agrippina, Nerone. Il matrimonio venne celebrato in Campania, nella villa di Livia, sotto gli occhi di Tiberio, ma lontano dalla madre e dai fratelli. minore straniero non accompagnato le m. Persona minorenne che non ha la cittadinanza italiana o dell’Unione europea e si trova, per qualsiasi causa, nel territorio dello Stato o che è altrimenti sottoposto alla giurisdizione italiana, privo di assistenza... (lat. Alla fine di quell'anno, Agrippina diede alla luce un bambino a cui fu dato il nome dell'avo paterno, Lucio Domizio. Germanico era giovane, bello, vittorioso: Tiberio lo temeva. : Oltre alle fonti epigrafiche e numismatiche, ci parlano di Agrippina principalmente Tacito, Svetonio e Dione Cassio. Più che la moglie dell'imperatore, Agrippina voleva essere l'imperatrice. E alla fine del 31 nessuno più esisteva di loro: della figliuolanza di Germanico rimaneva un solo maschio, Gaio, e le tre sorelle, ormai tutte sposate. Allontanò dal fianco di Claudio le persone che le davano ombra e si circondò di gente devota: pose al comando dei pretoriani Afranio Burro (v.), richiamò dall'esilio Seneca e gli affidò l'educazione del figlio. Intanto bandì giochi in proprio onore in tutto l’impero e scrisse con regolarità ai sovrani sottomessi a Roma; prese poi sempre più parte alle decisioni politiche a fianco di Claudio, in un periodo denso di problemi, soprattutto in Giudea. E Claudio si spaventò. Nel 48, Messalina fu condannata a morte con l’accusa di aver attentato alla vita dell’imperatore. Agrippina diveniva per tal modo la moglie dell'imperatore; ma non era tutto. Nerone si decise a toglierla di mezzo. Si fece dare il titolo di Augusta, il massimo a cui una donna potesse aspirare. Tentò tre volte di avvelenarla, ma lei si era premunita con gli antidoti. Quando a Tiberio successe Caligola, per Giulia Agrippina, almeno in apparenza, tornarono tempi di gloria. Svetonio dice anche che sognò di giacere con lei ma fu dissuaso dai nemici di lei che temevano il potere di una donna “fiera e tirannica”. Dopo questo matrimonio Passieno ebbe la soddisfazione di esser console per la seconda volta (44 d. C.), e console ordinario; ma morì indi a poco, e corse voce che lo avesse fatto perire la moglie, ch'egli aveva costituita erede delle sue ricchezze. Nel febbraio o nel marzo 41 l’imperatore chiese a Gaio Sallustio Crispo Passieno, allora marito di Domizia Lepida maior, sorella di Gneo Domizio Enobarbo, di divorziare dalla moglie e sposare Giulia Agrippina. Era incesto, ma non era una novità per Roma: zio e nipote parteciparono ai riti e ai sacrifici purificatori e il Senato concesse il matrimonio, che si celebrò il giorno di Capodanno del 49, che per i romani cadeva il 1° marzo. Quest'imperatore era accusato di rapporti incestuosi con le sue tre sorelle, sebbene la favorita fosse Drusilla. Scrupoli e senso morale n'ebbe poco o nulla. Nerone non aveva ancora 17 anni, ed era sotto il dominio della madre che contava ormai di avere in mano il governo dell'impero. Cambiò subito idea: un liberto potente, Pallante, gli propose la trentatreenne Giulia Agrippina. Verso la fine della campagna contro i Cherusci, era riuscita addirittura a fermare la fuga dei romani. Il cinquantenne, fragile e balbuziente zio Claudio, fratello di Germanico, fu proclamato imperatore. AGRIPPINA minore (Iulia Agrippina). Nel 53 Agrippina riuscì a far sposare Nerone e Ottavia. Le due sorelle tornarono a Roma e riacquistarono, naturalmente, il libero accesso alla casa imperiale. Claudio imperatore [ ♂ ] basso [ Antonio Francesco Carli, ♂ ] Agrippina moglie di Claudio [ ♀ ] soprano [ Margherita Durastanti, ♀ ] Nerone figlio di Agrippina [ ♂ ] soprano [ Valeriano Pelegrini, ♀ ] Popea [ ♀ ] soprano [ Diamante Maria Scarabelli, ♀ ] Otone [ ♂ ] contralto [ Francesca Vanini Boschi, ♀ ] … Kaiserzeit, Gotha 1883, I, p. 337 segg. Agrippina accennò come minaccia a prendere la difesa dei diritti di Britannico, ch'era già sul punto di compiere il quattordicesimo anno: e non fece che contribuire ad affrettarne la fine (v. britannico). Tornato a Roma per il favore di Claudio e divenuto ... Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati. Alle nozze si opponeva la legge che vietava il matrimonio tra zio e nipote, ma il senato provvide a ritoccarla nella maniera necessaria. Un errore: nel 68, alla morte di Nerone, Galba sarebbe diventato imperatore. Nella nuova corte imperiale, Agrippina ebbe la parte dovuta negli onori che Gaio volle tributati alle sorelle: figurò sulle monete insieme con esse, sotto le forme della Securitas. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie. La moglie accusò il governatore romano di averlo avvelenato. Finì non solo con l’allontanarla dalla corte ma anche con il pagare calunniatori di professione perché le intentassero processi. Giulia Agrippina ebbe otto fratelli: tre morti bambini, e poi Caio Cesare detto Caligola, Druso, Nerone, Drusilla, Giulia Livilla, tutti nati tra il 6 e il 18 d.C. Nel primo periodo i ragazzi crebbero negli accampamenti. Agrippina imperatrice sorella di Caligola, moglie di Claudio, madre di Nerone La sua opera fu quindi rivolta ad assicurare al figlio la successione all'impero: senatori e cavalieri facevano a gara a secondarne i disegni. Cercò di farla perire in mare, come per un sinistro accidente, ma il tentativo fallì: Agrippina si salvò a nuoto. Alle nozze si opponeva la legge che vietava il matrimonio tra zio e nipote, ma il senato provvide a ritoccarla nella maniera necessaria. Domizia Lepida maior si sarebbe vendicata un anno dopo accusando Agrippina di tradimento verso l’imperatore. Agrippina, col favore del liberto Pallante, riuscì a prevenire le altre competitrici e ad impadronirsi di Claudio. Quasi tutti pensarono che ad avvelenarlo, con i funghi e poi ordinando al medico Senofonte di dargli una sostanza fatale anziché un antidoto, fosse stata Agrippina. Ma da questo momento essa vien travolta nelle orge della corte, giacché per l'innanzi non sembra che il suo nome fosse stato mescolato alla cronaca scandalosa di Roma. Stahr, Agrippina, 2ª edizione, Berlino 1880; G. Ferrero, Le donne dei Cesari, Milano 1926. Agrippina scelse di vivere sul Palatino. Per Giulia Agrippina, che Claudio fece rientrare dall’esilio, si aprì una nuova stagione. Enciclopedia Italiana (1929). La caduta di Pallante, ministro delle finanze e fedele di Agrippina, fu il primo segnale del cambiamento: Seneca, che ne prese il posto, non fu estraneo al complotto. L’entusiasmo della folla fu tale che, nonostante l’ottima organizzazione, alla cerimonia ci furono morti e feriti. Tra i moderni la figura di Agrippina non ha mancato di suscitare interesse: cfr. Ann. Egli ebbe il consolato nel 32, ma al principio del 37 si trovò coinvolto in una grave accusa (v. domizio enobarbo) dalla quale non scampò se non per la sopravvenuta morte di Tiberio, a cui seguì nell'impero Gaio Cesare (Caligola) suo cognato. 12, 1, 2; 2, 1.; fallendo ciò divenne il leader della fazione opposta ad Agrippina: il suo sostenere Britannico era dettato più dalla necessità che dalla fedeltà verso di lui. I contenuti dell’Enciclopedia delle donne sono pubblicati sotto licenza Creative Commons, "Questo sito utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata, per rendere pi\u00f9 agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi. Ebbe nome di Augusta e onori straordinarî: la comunità degli Ubî, dov'era nata, fu costituita in colonia militare e detta Claudia Agrippina (Colonia, Köln). Bibl. A tale scopo serviva ottimamente Domizio, che apparteneva ad antico casato, reso illustre dalle imprese del padre, e, quel che importava ancora di più, discendeva da Ottavia sorella di Augusto. Essa si era, e già da prima, proposta la meta d'introdurre il figlio nella discendenza imperiale e, dopo di avere persuaso Claudio a fidanzarlo alla figlia Ottavia, riuscì ad ottenere ch'egli lo adottasse come figlio: in conseguenza di ciò, Lucio Domizio divenne Claudio Nerone, e si trovò nella famiglia imperiale alla pari con Britannico (v.). Nello stesso anno, Tiberio diede la ragazza in sposa a Gneo Domizio Enobarbo, che non solo aveva trent’anni più di lei, allora quattordicenne, ma che era stato prima spia di Seiano, poi di Tiberio contro Seiano. Passata alle seconde nozze con Claudio imperatore, tutta la di lei premura fu di portare sul trono il suo figlio Nerone, Quando il liberto della madre, Lucio Agermo, ignaro dell’inganno, corse da Nerone per annunciargli che Agrippina si era salvata, l’imperatore gettò ai suoi piedi un coltello, lo accusò di aver tentato di ucciderlo, proclamò che la mandante era l’Augusta e ordinò che la si mettesse subito a morte. - Prefetto del pretorio (n. Agrigento - m. Sinuessa 69 d. C.) dell'imperatore Nerone; nato da oscuri genitori, fu esiliato (39) sotto l'accusa di un adulterio con Agrippina, la sorella di Caligola. Ma questo matrimonio fu voluto da Tiberio che intendeva creare nella casa imperiale un nucleo di opposizione ad Agrippina maggiore. Esse esistevano ancora al tempo di Tacito, che ne estrasse un episodio relativo ad Agrippina maggiore. unter der Reg. Agrippina aveva fiuto per i futuri uomini di potere: sotto Caligola era stata accusata di adulterio con Gaio Ofonio Tigellino che, nel 62, sarebbe diventato prefetto del pretorio e con il tempo si sarebbe rivelato il più feroce funzionario di Nerone. Morì il 10 ottobre 19 d.C., a Epidaphne, presso Antiochia, a trentaquattro anni. In questo conflitto Giulia soccombette; Agrippina, meglio avvisata, cercò marito e lo trovò in Passieno Crispo, avvocato di grido e uomo facoltoso, ch'essa fece divorziare dalla cognata Domizia. Nel 29, una rivolta popolare a favore della moglie e del figlio di Germanico dette a Seiano, che forse l’aveva sobillata, il pretesto per mandare Agrippina maior al confino a Ventotene. Il 12 ottobre l’imperatore morì. Era con lei a Baia. Il lato scuro emerse nel 55 quando il figlio naturale di Claudio mori. Nerone fu proclamato imperatore già il 13 ottobre dai pretoriani di Afranio Burro. Allora cercò di raggiungere la madre a Ercolano: non arrivò in tempo. Ond'è che forse molte ignominie le si attribuivano e si davan come vere, semplicemente perché parevano probabili: ciò che uno scrittore antico, non certo favorevole ad Agrippina, confessa esplicitamente a proposito del mostruoso tentativo che le era attribuito di voler riconquistare il potere, anche a prezzo dell'incesto. Ultimi libri: per Odradek Le figlie di Lilith (2008), Dalla chioma di Athena (2010); per Fermento L’ora delle Ragazze Alfa (2009), La divina suocera (2010); per Hoepli L'epopea delle lunatiche (2018); per Laterza: Non per me sola (2019) per l'Enciclopedia delle donne: Le donne di Alessandro Magno (2013), Veronica Franco (2014-2019), Piuttosto m'affogherei (2018). - Era figlia di Germanico e di Agrippina maggiore (v.): aveva tre fratelli (Nerone, Druso e Gaio Cesare) nati prima di lei, e due sorelle nate dopo (Drusilla e Giulia, detta anche Livilla). Seguirono altre eliminazioni di possibili avversari. Quando Giulia Agrippina, o Agrippinilla, come la chiamavano in famiglia, compì dodici anni, la madre la condusse da Livia Drusilla, vedova di Ottaviano, nella speranza che l’anziana Augusta mitigasse gli odii di Tiberio e Seiano. Il popolo scandiva la parola “Augusta” come se, per la prima volta, sognasse un’imperatrice, sola, al comando. Ma a disputarle il potere sulla volontà del figlio sorse la liberta Atte, di cui si fecero strumento, a loro volta, Seneca e Burro, consiglieri di Nerone. Agrippina minor mentalmente prendeva nota: in seguito, come avrebbe raccontato Tacito, ne scrisse nelle sue memorie, che a noi non sono arrivate. Agrippina non si lasciò spaventare: rispose alle minacce con altre minacce. Nello stesso tempo lavorò per se stessa. E cominciò a intessere la sua fitta rete di relazioni strategiche. 22-nov-2012 - Gustav Wertheimer - Der Schiffbruch der Agrippina Claudio ne rimase sconvolto. Agrippina non l’amò mai, ma lo subì, pur trattenendo a stento la rabbia. Di certo Nerone la temette fino alla fine. Ma qui venne immediatamente a delinearsi un conflitto tra le due nipoti di Claudio, che tentavano di conquistarne l'animo, e la moglie di lui, Valeria Messalina, gelosa della sua posizione e del suo ascendente sul marito. d. röm. Subito dopo fu accusata di complotto, in particolare di voler sposare e portare sul trono Rubellio Plauto, pari a Nerone, in linea paterna, nella discendenza da Ottaviano Augusto. - Uno dei liberti dell'imperatore Claudio, a cui fu affidata la direzione della burocrazia imperiale (libertus ab epistulis); fu mandato in Britannia (43 d. C.) a placarvi una sedizione di soldati. Agrippina lo aveva prevenuto. Agrippina si difese e si salvò. Le sue ceneri furono condotte al mausoleo di Augusto a Roma da lei e dai figli, in un vero delirio di popolo. Per questo, accusandola di incantesimi e di aver turbato la pace in Italia, riuscì a farla condannare a morte. Le disse che assomigliava a suo padre ben più dei suoi fratelli, che aveva lo sguardo dritto e poi la spedì fuori dalla stanza per discutere del suo destino con la madre. Agrippina fu con Giulia accusata di complicità e di adulterio venne condannata all'esilio e relegata alle isole Ponzie, che avevano visto tante altre donne della casa imperiale (40 d. C.). Essa fu privata della guardia e allontanata dal palazzo imperiale. OTTAVIO DANTONE – clavicembalo e direzione. Ma, in un momento in cui Narcisso era fuori di Roma a curar la sua salute, Claudio ammalò e morì improvvisamente ottobre 54 d. C.). «Sotto il consolato di Claudio e di Servio Cornelio Orfito, fu anticipata la toga virile a Nerone, affinché apparisse atto a governare lo Stato. Alla morte di Messalina Narcisso tentò di convincere Claudio nel risposare Elia Petina, la sua seconda moglie da cui aveva avuto la figlia Antonia 58 Tac. L'osceno tripudio, a cui la voce pubblica non avrà lasciato di appiccar le sue frange, ebbe d'improvviso un tragico scioglimento con la morte di Lepido, ucciso come reo di aver cospirato contro l'imperatore. È una di quelle figure spaventosamente tragiche, che sembrano appartenere più alla fantasia dei poeti che alla realtà. di Gaetano Mario Columba - È nota la frase di Agrippina, che gridò all'uccisore: colpisci il ventre! NERONE sospettando -e ne ha validi motivi- che sua madre stia tramando qualche congiura, per esautorarlo, magari ucciderlo per prendersi nuovamente il potere, precedendola, la invitò a Baia nel mese di Marzo per celebrare la grande festa del Quinquatrie. In realtà, Agrippina non fu neppur tale. Una lettera scritta poi da Nerone al senato, della quale passava per autore Seneca, annunciava la morte di Agrippina come dovuta a suicidio: ma faceva nello stesso tempo contro l'estinta una requisitoria spietata, che equivaleva ad una confessione. Poppea sognava di vendicarsi. Germanico riuscì a sconfiggerli. ", Leggi tutte le voci scritte da Valeria Palumbo. Nacque nella Gallia Narbonese, fu tribuno militare e procuratore di Livia, poi di Tiberio e di Claudio; fu nominato prefetto del pretorio per opera di Agrippina. In memoria del fratello diede il nomignolo di Nerone all’unico figlio che ebbe da Gneo Domizio Enobarbo, il 13 o 14 dicembre del 37. Agrippina, racconta Tacito, aveva risposto: “Che mi uccida pure, purché regni!”. (marzo 59). Si presentava in Campidoglio su un cocchio, privilegio un tempo dei sacerdoti. ; Lackeit, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., X, col. 909 segg., s. v. Iulia Agrippina. Dal 6 aprile fino al 27 ottobre 2019 sarà visitabile presso il Museo dell’Ara Pacis la mostra “Claudio Imperatore. Quindi progettò un finto naufragio e la invitò, con una lettera affettuosissima, a Baia, perché andasse a festeggiare con lui le Quinquatrie, cerimonia in onore di Minerva. - Prefetto del pretorio sotto gli imperatori Claudio e Nerone (51-62 d. C.). Ophonius, Ofonius o Sofonius Tigellinus). Caligola si rivelò però una scheggia impazzita. Tornata a Roma, seppe che anche il fratello Druso, che pure si era schierato contro la madre, era stato arrestato. Amante di Agrippina, come di Giulia, era Emilio Lepido, marito di Drusilla: e si sospettò che fosse loro accetto anche un avventuriero, quell'Esonio Tigellino che avrà poi una trista parte negli avvenimenti dell'età di Nerone. Per questo Nerone, spalleggiato da Seneca e Burro, decise di ucciderla. Nel 49 d.C. Agrippina minore chiese che il villaggio in cui era nata fosse innalzato al rango di colonia: fu allora istituita “Colonia Claudia Ara Agrippinensium” (“la colonia di Claudio e l’altare di Agrippina”) o, più semplicemente, Colonia Agrippina. Fratello del futuro imperatore Claudio, Giulio Cesare Germanico proveniva dalla più importante famiglia di Roma: adottato dallo zio e imperatore Tiberio nel 4 d.C., era destinato a succedergli. Se ne incaricò Aniceto, già precettore di Nerone fanciullo. Dopo questo matrimonio Passieno ebbe la soddisfazione di esser console per la seconda volta (44 d. C.), e console ordinario; ma morì indi a poco, e corse voce che lo avesse fatto perire la moglie, ch'egli aveva costituita erede delle sue ricchezze. Figlia di Germanico e di Agrippina maggiore, era sorella dell’imperatore Caligola; moglie di Gneo Domizio Enobardo (da cui ebbe Nerone), quindi dell’imperatore Claudio, al quale fece adottare il figlio. Si vedeva in questi casi la mano d'Agrippina, assetata di vendetta e cieca d'ambizione. Agrippina ebbe la meglio: il suo comportamento quasi austero rispetto a quello di Messalina, le aveva, negli anni, conquistato il favore del popolo e quello del Senato. “Egli … Nell'anno che seguì al matrimonio, Agrippina maggiore e il figlio a lei più caro, Nerone, erano condannati all'esilio, l'altro figlio, Druso, era chiuso in prigione. des Nero, 1872, e Gesch. Nero Claudius Caesar Drusus Germanicus) imperatore. Essa portava nel sangue il carattere violento e imperioso della madre, fu assillata da un bisogno prepotente di dominare e di comandare. Nel 48 Valeria Messalina perì. Era tuttavia potente e temuta: la guardia pretoriana la rispettava come figlia di Germanico: in nessun caso i pretoriani avrebbero tenuto mano contro di lei. Contro di lei, due altre candidate: Elia Petina, che Claudio aveva già sposato e ripudiato nel 38; e Lollia Paolina, ex moglie di Caligola. Claudio si è dimostrato in ciò un degno figlio di Druso e un altrettanto degno fratello di Germanico. Intanto, in Germania, i soldati presero a innalzare statue di Agrippina. Una vita durissima: Agrippina maior aveva seguito il marito in tutte le sue spedizioni militari. Al suo posto fu uccisa l’ancella Acerronia che, nella speranza di essere ripresa a bordo, aveva gridato di essere l’imperatrice. Le ire di Agrippina non ebbero limite, specialmente quando il liberto Pallante, su cui tanto fidava, fu rimosso dalla carica di amministratore del tesoro. Di questi ebbe un figlio chiamato Domitio Nerone. Era nata in Germania nel paese degli Ubî, il 6 novembre del 15 d. C. A quattordici anni non ancora compiuti andò sposa a Gneo Domizio Enobarbo che doveva contarne una trentina più di lei (28 d. C.). Narcissus). Secondo Agrippina, Domizia minor esercitava un ascendente pericoloso su Nerone. Agrippina imperatrice sorella di Caligola, moglie di Claudio, madre di Nerone [PITTORRU, Fabio] on Amazon.com. Membro della Società italiana delle storiche e della Società italiana delle letterate. (n. 15-m. Baia 59 d.C.). Poppea era stata moglie di Rufrio Crispino, un capo della guardia pretoriana fatto condannare a morte da Agrippina. Domizia Lepida, che aveva tenuto Nerone in casa, e aveva su di lui qualche ascendente, era perita prima di Claudio. Ma la sua decisione fu piena di terrori: sapeva quanto essa poteva e di quanto fosse capace. - Figlio (Anzio 37 d. C. - presso Roma 68) di Gneo Domizio Enobarbo e di Agrippina Minore, si chiamò Lucio Domizio Enobarbo; poi (50), adottato dall'imperatore Claudio, che Agrippina aveva sposato in seconde nozze, ebbe il nome di N. Claudio ... (o Narcisso; lat. Si ritrovò non solo vedova, ma ricchissima: il marito l’aveva nominata unica erede. Figlia di Germanico e di Agrippina maggiore, era sorella dell’imperatore Caligola; moglie di Gneo Domizio Enobardo (da cui ebbe Nerone), quindi dell’imperatore Claudio, al quale fece adottare il figlio.