Sotto il suo patrocinio vennero impostate le navi "Fieramosca" e "Marco Polo", le cinque navi tipo "Lombardia", le dodici navi tipo "Tripoli" e tipo "Partenope"; vennero introdotte le torpediniere, di cui se ne costruirono novantasei. Benedetto Ingegnere Navale Ingegnere In Breve Ingegnere Abbrev. Ital., I, p. 205), D. Balduino (ibid., V, p. 546), G. Bettolo (ibid., IX, p. 770), C. Bombrini (ibid., XI, p. 395), V. S. Breda (ibid., XIV, pp. Il 17 maggio 1883 F. Acton, per l'opposizione congiunta del B. e del Saint-Bon, fu costretto a dimettersi; il B., il 30 marzo dell'anno successivo, fu nominato ministro nel nuovo gabinetto Depretis, carica che egli ricoprì ininterrottamente fino al 31 genn. Il frutto più maturo della nuova situazione fu la fondazione della Terni, che segna "una data, di capitale importanza nella storia della nuova economia italiana" (Romeo, p. 7). INGEGNERE MECCANICO DESCRIZIONE: per azienda del settore metalmeccanico, con commesse sia in Italia di all'Estero, si ricerca INGEGNERE... all'Estero, si ricerca INGEGNERE MECCANICO. 1880 tenne un discorso alla Camera nel quale chiedeva esplicitamente al ministro se intendeva mutare l'indirizzo politico già precedentemente approvato dal Parlamento. 1876, trovandosi convocato il II collegio di Livorno, vi fu eletto), si trovò a impersonare, meglio di ogni altro, il nuovo orientamento delle oligarchie produttive e finanziarie italiane e la "svolta" industriale e protezionistica dell'economia del paese. Per questo fu un acceso fautore del protezionismo che portò alla nascita dell'industria pesante italiana. Il B. fu coadiutore tecnico, in pieno consenso di idee col Saint-Bon, che lo nominò direttore generale delle costruzioni e segretario generale del ministero. La corazzata Lepanto fu un'unità della Regia Marina della Classe Italia costruita su progetto dell'ingegnere navale Benedetto Brin, incaricato dal governo di progettare tre potenti corazzate per la rinascente Regia Marina italiana del Regno d'Italia. 1878 durante il primo ministero Cairoli, nel quale sostituì E. di Brochetti dimissionario. – 1. a. Che ha avuto la benedizione divina: acqua benedetto; l’ulivo benedetto, nella ricorrenza della Pasqua. l’unità ‘assoluta’, cioè capace di affrontare qualunque nave di eguale classe e di battere ogni unità inferiore, senza essere vulnerabile alle loro armi, essendo difesa da una ... Tipo di grande nave da battaglia, a scafo di ferro e a propulsione a vapore, affermatosi nel decennio 1870-80. Nel dibattito parlamentare il Saint-Bon vi si oppose, sostenendone non solo l'insufficienza, ma più in generale affermando che l'organico del naviglio non poteva essere prestabilito, dovendo esso soddisfare a una serie di dati variabili, come la politica estera, lo sviluppo del commercio, lo sviluppo marittimo di altre nazioni, le possibilità finanziarie, l'evoluzione dei tipi di navi. Ma prima che il nuovo corso della politica govemativa in senso protezionistico si estendesse all'industria pesante (gli aumenti tariffari del 1878 riguardarono soprattutto le industrie tessili) dovevano passare ancora alcuni anni, che furono anni di polemiche fuori e dentro il Parlamento. Le due navi, allorché furono varate, non mancarono di suscitare vivaci polemiche, sia sul piano tecnico sia politico. Inoltre il B. affidò al Breda stesso il compito di rilevarne gli impianti e realizzare la nuova acciaieria. Impostato nell'aprile del 1873, fu varato a Castellammare di Stabia l'8 maggio del 1876 ed entrò in servizio il 6 gennaio 1880. Il ridotto aveva una corazzatura di 430 millimetri, le torri da 450 e il ponte da 50 a 30 millimetri. Ma il B., promosso ispettore generale del Genio navale, e sottoposto a una nuova verifica elettorale che gli riuscì favorevole, fu costretto, ciononostante, ad abbandonare la Camera per eccedenza del numero dei deputati impiegati, e vi rimase escluso fino al 5 marzo dell'82, quando fu eletto nel IV collegio di Torino. Prima però che i risultati fossero noti, il B., ridivenuto nel frattempo ministro, scavalcando commissione, governo e Parlamento, prese la decisione di scegliere la Società degli alti forni e fonderie di Terni Cassian Bon e C. per trasformarla in industria per la fabbricazione di corazze d'acciaio per la marina: industria a carattere privato, ma strettamente legata allo Stato tramite finanziamenti e commesse. essere; pop. Il Duilio fu armato con cannoni da 100 tonnellate e risultò tanto potente da destare vivissime apprensioni in tutte le più potenti marine, a partire da quella britannica. Non ritenendo il Saint-Bon sufficiente la potenza dei quattro cannoni prestabiliti, del peso di sessanta tonnellate, li sostituì con cannoni ad avancarica del peso di cento tonnellate e del calibro di 450 mm, il massimo che le officine Armstrong di Elswich fossero capaci di realizzare. Nel 1875 il B. preparò i piani delle navi "Italia" e "Lepanto". Il B. fu nominato ministro della Marina nel marzo 1876, col primo ministero Depretis; due mesi dopo le due navi, "Italia" e "Lepanto", furono impostate rispettivamente a Castellammare di Stabia e a Livorno. Ulteriore sviluppo ebbe anche la soluzione della protezione: la fiducia nella compartimentazione stagna, nella struttura cellulare e nel ponte corazzato subacqueo (a dorso di testuggine), fece limitare la corazzatura verticale al ridotto per proteggere i meccanismi delle artiglierie e agli spalti per proteggere le basi dei fumaioli e i boccaporti dei depositi munizioni. B. a Baldassarre Cerri, in Rivista marittima, 1933, pp. a. Coprire di brina, per lo più fig. Le possibilità di azione tattica, abbandonandosi la concezione del rostro come arma principale, si estendevano alla lotta a distanza, che affidava alle artiglierie effetti risolutivi. Prese nome dalla corazzata Duilio, disegnata da B. Brin e costruita a Castellammare di Stabia (1873-76). La grandezza di una nave, scriveva, non è di per se stessa un elemento di potenza e le dimensioni sono state aumentate per ottenere maggiore potenza militare. In tale occasione si ebbe un acceso dibattito fra la corrente favorevole al B. e quella favorevole all'Acton, la quale, fra l'altro, poteva vantare l'autorità dell'ammiraglio francese H.-L-T. Aube, capo di un indirizzo essenzialmente difensivo, noto come "Jeune Ecole", basato appunto su navi piccole e manovriere. Il B. continuò l'orientamento del Saint-Bon favorevole alle grandi navi, in opposizione a taluni settori del Parlamento convinti invece della maggiore convenienza delle piccole navi; ma il progetto dell'"Italia", che secondo il Saint-Bon doveva poter contenere una intera brigata di fanteria (la qual cosa presentava difficilissimi problemi di costruzione), fu ridimensionato dal B., ora ministro, che diveniva responsabile di una nave il cui prezzo eguagliava l'intero ammontare del bilancio della marina del 1871 (24.108.963 lire). Lasciato il Ministero, nel 1880 fu nominato presidente del Comitato dei Disegni delle Navi e progettò le classi Tripoli e Folgore â dai cui concetti di lì a dieci anni sarebbero nate le controtorpediniere, gli odierni cacciatorpediniere â e la classe Re Umberto, che avrebbe messo in cantiere dopo il suo ritorno al Ministero nel marzo del 1884. Nel 1875 Brin impostò i piani della classe Italia, per la quale adottò per la prima volta al mondo gli scafi d'acciaio, facendo scuola anche in questo. SEA Agenzia Servizi Navali srl V.le Marinai dâItalia, 17 63039 San Benedetto del Tronto (AP), Italy P.IVA. In tal modo il B., che non era un "politico" (fra l'altro quando fu nominato ministro egli non apparteneva a nessuno dei due rami del Parlamento e solo il 9 apr. Promosso direttore delle costruzioni navali nel 1871, collaborò con Saint-Bon, divenuto ministro della Marina. Jooble - la ricerca facile del lavoro e le offerte Il protezionismo, infatti, rappresentò per l'industria siderurgica una importante difesa dalla concorrenza estera ed un incentivo fondamentale, dati gli alti costi di costruzione degli impianti e conseguentemente la necessità di notevoli ammortamenti. Rispetto alla "Duilio", il nuovo tipo aveva maggiore potenza offensiva, i quattro cannoni di grosso calibro prestabiliti (431 mm) essendo più moderni e a retrocarica. 663-677; M. A. Prolo, Lettere di B. Questo sistema, adottato dalla marina inglese per la protezione dell'Inflexible, non convinceva Brin, che ordinò una serie di prove, effettuate a La Spezia nell'autunno del 1876 col nuovissimo cannone Armstrong calibro 450 da 100 tonnellate, destinato ad armare il Duilio allora in costruzione. Parallelamente, con legge del 6 dic. Qui puoi suggerire la tua soluzione e guadagnare punti. Punto principale del pensiero di Brin era che il possesso di navi non bastava, anzi non serviva, se non si era in grado di costruirle, fabbricandone ogni minimo componente colle risorse nazionali. Saint-Bon ‹sẽ bõ›, Simone Antonio Pacoret de. La preferenza tra navi piccole e navi grandi non è facoltativa, continuava; si tratta di un problema esclusivamente tecnico, che non ammette soluzioni generiche e incerte: le dimensioni del naviglio sono conseguenza delle qualità che si vogliono raggiungere. https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Benedetto_Brin&oldid=118503197, Commendatori dell'Ordine militare di Savoia, Deputati della XII legislatura del Regno d'Italia, Deputati della XIII legislatura del Regno d'Italia, Deputati della XIV legislatura del Regno d'Italia, Deputati della XV legislatura del Regno d'Italia, Deputati della XVI legislatura del Regno d'Italia, Deputati della XVII legislatura del Regno d'Italia, Deputati della XVIII legislatura del Regno d'Italia, Deputati della XIX legislatura del Regno d'Italia, Deputati della XX legislatura del Regno d'Italia, Ministri degli affari esteri del Regno d'Italia, Voci con campo Ref vuoto nel template Infobox militare, Voci con template Collegamenti esterni e doppioni disattivati, Voci biografiche con codici di controllo di autoritÃ, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, 28 settembre 1892 â 8 dicembre 1892 (ad interim). Va ricordato inoltre che veramente ammirevole fu il talento inventivo e la capacità di realizzatore del Brin. ⦠Già nel 1874 numerose navi erano state radiate e nell'aprile del 1875 ne vennero messe all'asta 32, ma con poco successo: se ne vendettero solo tre delle più piccole per 30.000 lire. Nello stesso anno venne anche chiamato a far parte del primo Consiglio direttivo della Regia Scuola Superiore Navale di Genova. brinare v. intr. 740-54; E. Masdea, B. Storica Battaglia Navale Tra Pisani E Genovesi Battaglia Navale Tra Antonio E Ottaviano Battaglia Navale Del 1866 Tra Austria E Italia Benedetto Ingegnere Navale Citta Sede Dell Accademia Navale Sigla Settore Dell'industria La sua coppia di eliche era mossa da due macchine che, sviluppando 7.710 cavalli, le facevano raggiungere i 15 nodi. Quando la Camera votò la fiducia a Crispi, e questi inaugurò metodi autoritari di governo, e in special-modo la sospensione dell'attività parlamentare fino al giugno del '95, il B. si avvicinò al Di Rudinì dietro al quale si andavano raccogliendo le correnti di opposizioni in senso liberale in politica interna e anticolonialista in politica estera. Nel 1883, per iniziativa dell'allora ministro della Marina F. Acton, era stata costituita la commissione delle industrie meccaniche e navali, presieduta dal B., col compito di indagare sulla produzione ed effettiva capacità degli stabilimenti italiani, per indicare a quali il ministero potesse affidare la proprie commesse, fin'allora per la maggior parte rivolte all'estero. Targa in memoria di Benedetto Brin La targa in questione si trova in Via di San Marcello, nel Rione Trevi , e ricorda Benedetto Brin (Torino 1833 - Roma 1898), ufficiale del genio navale, ingegnere navale, Ministro della Marina e Ministro degli Esteri, che presso questa casa visse. intr., impers. Poiché le risorse bastavano appunto o a mettere in mare 16 corazzate di prim'ordine, oppure un gran numero di navi più piccole, ma non a fare entrambe le cose e poiché contro le navi grandi quelle piccole non servono, Brin chiedeva l'approvazione del programma che prevedeva 16 navi grandi e la ottenne. benedetto estens. Il B., sia in sede di commissione parlamentare (dove fu esaminato il disegno di legge per "spesa straordinaria per costruzioni navali", che gli permise di anticipare al Breda la somma necessaria agli impianti), sia in Parlamento, non ne fece alcun accenno. Le navi tipo "Tripoli" e "Folgore", che egli studiò, anticiparono di dieci anni i criteri applicati sui cacciatorpediniere. 01664030440 CCIAA AP 01664030440 - Reg. : Oltre la bibl. Nel 1866, quale comandante della Formidabile, si segnalò per l'attacco ai forti di Porto S. Giorgio e Lissa, ottenendo ... Cunibèrti, Vittorio Emilio. Laureatosi in ingegneria non ancora ventenne, nel 1853 entrò con il grado di allievo ingegnere navale nella marina sarda e fu destinato a Genova, nel Regio cantiere della Foce. Cesar Musicista Ed Ingegnere Russo Il Pareto Ingegnere, Sociologo Ed Economista Negli Usa C E Quella Del Nord E Quella Del Sud C E Quella Viva E Quella Scopri tutte le offerte di lavoro per Ingegnere navale a Provincia di Ancona. Capone-* - 1884, pp. Questo suo atteggiamento di opposizione spinse il B. ad aderire, nell'80, a quel raggruppamento politico di cui facevano parte Crispi, Zanardelli, Nicotera, Varé e Grimaldi, noto come il gruppo della Sinistra dissidente, e con essi firmò il manifesto elettorale per le elezioni generali dell'80. V. S. Breda (Atti parlamentari Camera,Discussioni, sessione 1871) e qui nel 1879 fu portata a termine, da parte dello Stato che ne assumeva la gestione in proprio, la costruzione della Regia fabbrica d'armi. Il primo contratto tra la nuova Società degli alti forni, fonderie e acciaierie di Terni e il ministero (8.600 tonnellate di piastre di corazzatura, per circa 16 milioni di importo, con 3.200.000 lire di anticipo) fu precedente all'approvazione parlamentare della legge di stanziamento dei fondi. Assodato che la resistenza offerta da una corazza di ferro omogeneo fosse pari al quadrato del suo spessore, fino a quel momento si erano costruite corazze al massimo dello spessore di 35 centimetri e, dubitando delle possibilità di laminarne di superiori, si era deciso di adottare il sistema Sandwich, consistente in un primo cuscino di legno rivestito da una piastra di ferro, poi un secondo cuscino di legno sul quale veniva applicata una seconda piastra di ferro. Impostate e realizzate le classi Sicilia, Marco Polo e Lombardia, rispettivamente di tre, due e cinque unità , sviluppate fino a 12 unità complessive le classi Tripoli e Partenope, vennero introdotte in linea le torpediniere, che rapidamente ascesero al numero di 96. Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 14 (1972). La questione essenziale del dibattito, se condo il B., nasceva dalla pericolosa tendenza al ritorno verso il vecchio sistema della marina inglese, da questa abbandonato fin dal 1832, sistema che consisteva nello stabilire a priori la grandezza di una nave, per accettare di conseguenza l'armamento, la protezione e la velocità, come se questi non fossero invece gli scopi da raggiungere. In questi anni ebbe modo di studiare la riforma della tecnica delle costruzioni navali ideata da S.-Ch. di brina]. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 7 feb 2021 alle 17:43. 60-68 e bibl. Tornato ministro della sola Marina nel 1897, lo restò fino alla morte, avvenuta a Roma nel 1898, all'età di 65 anni. Per un breve periodo di tempo ha ricoperto la carica di Ministro degli Esteri (1892-93) e, a più ⦠Ci fu infatti chi sostenne che quelle navi erano "premature per qualsiasi nazione e disadatte alla nostra" e chi censurò il ministro per aver affidato la costruzione dello scafo della "Lepanto" al cantiere dei fratelli Orlando, a Livorno, che era collegio elettorale del B.; sicché, dalla stampa di opposizione, la "Lepanto" fu chiamata la "corazzata elettorale". [part. 8738) Matricola Nome 1 3655258 AGUIARI MARTINA 2 3091957 AMADDEO MASSIMO 3 3529672 ANGELICA NICOLO' 4 3706958 APOLLONIO CLAUDIO MARIA 5 Tuttavia il ministro Riboty incaricò il B. di progettare i piani di una nuova nave di linea (che sarà poi la corazzata tipo "Duilio") che rispondesse ai nuovi concetti d'azione enunciati dall'ammiraglio S. di Saint-Bon e approvati dal Consiglio superiore di marina. Per risolvere il problema tecnico, il B. fissò alcuni criteri generali: la qualità essenziale di una nave militare doveva essere la galleggiabilità, sì da renderla sicura anche se fortemente danneggiata; l'armamento doveva essere costituito da pochi ultrapotenti cannoni, raggruppati in torri corazzate (due), disposte queste su una linea inclinata rispetto all'asse longitudinale della nave per poter tirare sia al traverso sia per chiglia con tutte le artiglierie; la protezione essenziale in verticale si otteneva con corazza di grosso spessore limitata a una cittadella centrale, cioè al ridotto comprendente i congegni di movimento delle torri e di caricamento delle grosse artiglierie; la protezione orizzontale si otteneva con un ponte corazzato a copertura del ridotto; nella parte immersa protezione e galleggiabilità si compenetravano, a favore della velocità, con l'adozione di una particolare struttura cellulare nella zona della linea di galleggiamento; nuove disposizioni strutturali interne dovevano contribuire alla protezione. Biogr. Entrato in servizio nella Marina sarda nel 1853 come ufficiale del Genio navale, nel 1864 pubblicò un articolo in cui dimostrava l'ineluttabilità del passaggio alle navi corazzate, trovandosi così sulla stessa linea di Simone Pacoret de Saint-Bon. La nave fu progettata dall'ingegnere navale e ministro della Marina Benedetto Brin che morì prima del completamento dei lavori; il varo avvenne a Castellammare di Stabia il 7 Lunga 138 metri e larga 23, aveva una stazza di 14mila tonnellate ed era dotata di 46 cannoni, 2 mitragliere e 4 lanciasiluri. Di queste, le 12 corazzate di secondo ordine erano in Africa e in Asia, perciò, in caso di guerra, l'Italia si sarebbe trovata davanti subito solo le rimanenti 16 corazzate di prim'ordine e, per affrontarle in uno scontro alla pari, se ne dovevano avere altrettante dalle caratteristiche simili, cioè 16 corazzate di prim'ordine. Sorto da modeste origini, s'impose per forza d'ingegno e di volontà. Le possibilità di azione strategica, superata la difesa a cordone, incentravano sull'intervento della flotta contro l'invasione marittima, che necessitava di particolari doti di potenza e velocità per il naviglio, che doveva appoggiarsi a poche ma forti e ben dislocate basi operative. Alla sua morte, nel 1898, su 202 unità in servizio nella Regia Marina, ben 141 erano state ordinate â e in gran parte progettate - da lui. Nel 1867 fu membro della Commissione per il riordinamento dell'arsenale di Venezia; poi, ritornato al ministero, fu chiamato dall'ammiraglio A. Riboty, ministro della Marina, a far parte del Consiglio superiore di marina, come capo della IV divisione. La corazzata era armata con 4 cannoni da 450 millimetri, 3 da 120, 2 da 75, 8 da 57, 22 mitragliere da 37 e 3 lanciasiluri. Chiamato nel 1873 dal Saint-Bon, allora ministro della Marina, a coadiuvarlo nello ... benedétto agg. 1891, fino cioè alla caduta del ministero Crispi. Essa, peraltro, presenta molti lati criticabili: ad esempio, il fatto che la nuova società era nata col finanziamento esclusivo delle due banche ricordate, che viveva con l'aiuto di forniture statali. Il B. si difese sostenendo che l'Orlando ne avrebbe costruita per il '98 un'altra della medesima forza, e che ciò era stato predisposto per dar lavoro agli operai dei cantieri e aiutare le imprese interessate che in quel periodo si trovavano prive di ordinazioni sia dall'interno sia dall'estero. Segnalato a Cavour per i suoi meriti, il 28 ag: 1853 entrò col grado di allievo ingegnere navale nella marina sarda (il corpo del genio navale sarà costituito nel BRIN, Benedetto. : l’età gli ha brinato i capelli. (aus. Nacque a Torino il 7 giugno 1854 e morì a Roma il 19 dicembre 1913, Colonnello del Genio Navale rappresentò, unitamente a Benedetto Brin, il più geniale ingegnere navale di ⦠Questo intervento, se dava allo Stato la possibilità di usufruire pienamente della disponibilità di vasti settori dell'industria privata, determinava poi a sua volta un processo di concentrazione capitalistica imperniato intorno a questi settori industriali. Il Duilio era una corazzata a torri che dislocava 12.265 tonnellate. Benedetto, ingegnere navale â Soluzioni per cruciverba e parole crociate. In questo modo fra il 1890 ed il 1895, Brin poté collocare stabilmente la Regia Marina al terzo posto nel mondo dietro alla Royal Navy ed alla Marine Nationale. Al ritorno fu ammesso a seguire i corsi della Scuola d'applicazione di artiglieria e genio, diretta da C. Ricotti Magnani, e il 5 maggio 1856 fu nominato sotto-ingegnere di seconda classe. d. Imp. Nel suo volume il B., riferendosi alla storia dell'evoluzione dei tipi di naviglio, con molta chiarezza illustrava il problema della correlazione tra i requisiti di una, nave da guerra e le sue dimensioni. Nello stesso periodo Ping. Caduto il ministero Crispi, il B. tornò al governo, nel '92, nel primo ministero Giolitti come ministro degli Esteri, dopo che era sfumata la sua candidatura alla presidenza del Consiglio, avanzata in accordo con Zanardelli, in funzione antigiolittiana; alla morte del Saint-Bon, ministro della Marina nello stesso gabinetto, il B. tenne, dal 25 novembre all'8 dicembre l'interim della Marina, finché non fu sostituito dall'ammiraglio Racchia. La corazzata Italia fu un'unità della Regia Marina della Classe Italia costruita su progetto dell'ingegnere navale Benedetto Brin, incaricato dal governo di progettare tre potenti corazzate per la rinascente Regia Marina italiana del Regno d'Italia. 275-288; G. Carocci, Depretis e la politica interna italiana dal 1876 al 1887, Torino 1957, passim; La marina militare nel suo primo secolo di vita,a cura dell'Ufficio storico della Marina militare, Roma 1961, passim; D. Farini, Diario di fine secolo (1891-1895), a cura di E. Morelli, Roma 1961, passim; Dalle carte di G. Giolitti,Quarant'anni di politica italiana, I, a cura di P. D'Angelini, Milano 1962, ad Indicem; P. Pieri, Le forze armate nell'età della Destra, Torino 1962, ad Indicem; A. Moscati, I ministri del Regno d'Italia, Salerno 1964, pp. Fu deputato per i collegi di Livorno e Torino nelle legislatura dalla XII alla XX. b. Riferito a bicchieri, immergerli nel... Grande nave da guerra, la più potente delle unità finora armate di artiglierie, quella che si diceva agli inizi del 20° sec. Esso nello stesso tempo rappresentò la volontà del potere statale di controllare il processo costitutivo e produttivo di quelle industrie "strategiche", quali erano appunto la siderurgia e le collegate industrie dei trasporti ferroviari e degli armamenti. La velocità maggiore (diciotto nodi) doveva però risultare assai costosa per il maggior peso dell'apparato motore, e il dislocamento raggiunse le 15.900 tonnellate; anche l'adozione per la prima volta dell'acciaio nella costruzione degli scafi suscitò vivaci discussioni tecniche. (ibid. Sia il Saint-Bon sia il B. furono costretti a difendersi, pubblicando il primo l'opuscolo dal titolo La questione delle navi (Torino 1881) e il B. AP-200-24008 Capitale Sociale: Euro 70'000,00 int. A queste sue misure di base, fece riscontro un'impennata qualitativa e quantitativa della produzione di navi da guerra. Divenuto il Di Rudinì presidente del Consiglio, dopo la caduta del Crispi in seguito al fallimento della guerra d'Africa, il B. entrò a far parte del governo come ministro della Marina, l'11 marzo 1896. La corazzatura, estremamente innovativa per l'epoca era il risultato di una serie di calcoli eseguiti da Brin. 1885, furono stabiliti, per la marina mercantile, premi in ragione dei percorsi e della capacità delle navi. L'effetto delle prove, seguite anche da ufficiali esteri, fece scalpore in tutto il mondo: mentre le corazze a doppia piastra, come quelle destinate all'Inflexible, venivano perforate non solo dal nuovo cannone Armstrong da 100 tonnellate e da quello già in uso da 81, ma addirittura pure da quello più comune da 320 millimetri, la corazzatura da 55 centimetri destinata al Duilio, come Brin aveva calcolato, resisteva anche ai cannoni da 100 tonnellate, rendendo il Duilio del tutto inaffondabile da qualsiasi nave dell'epoca e dell'immediato futuro. La verità era che l'attività del B. si svolse in una fase di importanti modificazioni dell'assetto economico italiano, iniziatosi con l'avvento al potere della Sinistra e la sua diversa politica dell'intervento statale. Arruolatosi nella marina sabauda, partecipò alle guerre di indipendenza e alla campagna del 1860-61. Alla decisione non sarebbe stata estranea la volontà del re Umberto I (ibid., pp. Vizi d'origine che si palesarono interamente a partire dal 1887, quando il paese entrò in quella fase di grave crisi economica che durò fino, al '96. al 18 dic. Benedetto Brin (Torino, 17 maggio 1833 â Roma, 24 maggio 1898) è stato un ingegnere, generale e politico italiano. Cavaliere di gran croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, Cavaliere di gran croce dell'Ordine della Corona d'Italia, Commendatore dell'Ordine militare di Savoia, Cavaliere di I classe dell'Ordine dell'Aquila rossa (Germania), Gran croce dell'Ordine di Carlo III (Spagna). Brin, Benedetto Ingegnere e uomo politico (Torino 1833 - Roma 1898). BRIN, Benedetto. All'epoca della inaugurazione del canale di Kiel, nel 1895, l'Italia occupava, tra le potenze marittime, il terzo posto nel mondo. A lui sono state intitolate vie o piazze in molte località italiane fra cui Brindisi, Genova, La Spezia, Livorno, Marina di Ragusa, Milano, Napoli, Perugia, Roma, Terni, Torino, Viareggio e Vieste e il molo principale del porto di Olbia. Il dislocamento raggiunse le 11.138 tonnellate - circa il doppio delle altre navi corazzate italiane -, la velocità i quindici nodi; il costo, preventivato in quattordici milioni, salì a venti milioni circa. Durante questa fase, a partire dal '76, ma soprattutto negli anni successivi, fu di grandissima importanza il ruolo svolto dal B. quale ministro della Marina; egli si schierò fra i principali sostenitori della necessità della creazione di una industria pesante nazionale che si sforzò di favorire in ogni modo, spesso anche fra acerbe polemiche, sollecitando misure protezionistiche, e varando un poderoso piano di costruzione di grossissime unità navali di guerra. POSIZIONE Ascoli Piceno La legge voluta dal B., peraltro, rispondeva a un altro importante principio: l'affermazione di un minimo di potenzialità navale riconosciuta come necessità assoluta a salvaguardia contro le fluttuazioni parlamentari.