In caso di mancanza, di decesso o di patologie invalidanti del coniuge convivente, subentrano «il padre o la madre anche adottivi». Ai conviventi di fatto spettano gli ANF nel caso in cui abbiamo stipulato il contratto di convivenza L’Inps con la Circolare n° 84 del 5 maggio 2017, che trasmettiamo in allegato, ha fornito i primi chiarimenti in merito agli effetti della disciplina delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e delle convivenze di Infatti, non è previsto il cosiddetto “raddoppio”. | Codice Univoco: M5UXCR1 | IBAN: IT 07 G 02008 16202 000102945845 - Swift UNCRITM1590, Supporto legale 100% online per avviare e gestire la tua attività, Questo sito contribuisce alla audience di, Richiedi una consulenza ai nostri professionisti. In questa specifica circostanza, l’ancoraggio esclusivo al criterio della convivenza finisce con il vanificare la finalità del congedo straordinario. La scelta legislativa di subordinare il beneficio del congedo straordinario a una convivenza «che deve sussistere al momento della presentazione della domanda» è censurata anche per il contrasto con l’art. 2, 29 e 32 Cost.», che presuppone «una legittimazione della famiglia nel suo insieme – come insieme di rapporti affettivi – a divenire strumento di assistenza del disabile», in virtù del dovere di solidarietà che grava su ogni componente della comunità familiare e del «corrispondente diritto del singolo di provvedere all’assistenza materiale e morale degli altri membri, ed in particolare di quelli più deboli e non autosufficienti, secondo le proprie infungibili capacità». E il congedo straordinario? I conviventi more uxorio possono fruire soltanto dei permessi legge mensili previsti dalla legge 104/1992 (così come stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale numero 213 del 2016) ma non del congedo straordinario retribuito previsto dalla legge 151/2001.. La scelta di porre la preesistente convivenza come «prerequisito» indispensabile per il godimento del beneficio rispecchierebbe, per un verso, una concezione restrittiva dell’assistenza familiare, limitata al solo nucleo convivente, e, per altro verso, «una visione statica e presuntiva dell’organizzazione familiare, che può rivelarsi incompatibile con la necessità di prendersi cura, dall’oggi al domani, di una persona divenuta gravemente disabile». 42 T.U. Il dato testuale è poi corroborato dalla finalità dell’istituto del congedo straordinario, che si prefigge di tutelare la continuità dell’assistenza e in quest’ottica presuppone la prossimità del beneficiario al familiare disabile. 3 Cost. Pertanto, a differenza di quanto avviene per i coniugi, la parte di un unione civile può usufruire del congedo straordinario ex art. L’indennità e la contribuzione non possono superare «un importo complessivo massimo di euro 43.579,06 annui per il congedo di durata annuale», importo che è «rivalutato annualmente, a decorrere dall’anno 2011, sulla base della variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati» (art. La mancanza, il decesso o le patologie invalidanti dei genitori conferiscono a uno dei figli conviventi il diritto di richiedere il congedo straordinario, che è poi riconosciuto in favore di uno dei fratelli o delle sorelle conviventi quando anche i figli conviventi manchino, siano deceduti o soffrano di patologie invalidanti. n. 151 del 2001, «nella parte in cui richiede, ai fini dell’ottenimento del congedo ivi previsto, la preesistente convivenza del figlio richiedente il beneficio con il genitore da assistere, e non consente invece che la convivenza costituisca una condizione richiesta durante la fruizione del congedo», contrasterebbe con molteplici parametri della Carta fondamentale. "La Legge per Tutti" è una testata giornalistica fondata dall'avv. 42, comma 5, del d.lgs. L’assetto restrittivo delineato dal legislatore si porrebbe in conflitto anche con l’art. Vorresti chiedere un congedo dal lavoro e, al riguardo, sai che esiste il congedo straordinario per assistere familiari disabili. il coniuge convivente o la parte dell’unione civile convivente del disabile grave; il padre o la madre, anche adottivi o affidatari, del disabile grave, in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti del coniuge convivente o della parte dell’unione civile convivente; uno dei figli conviventi del disabile grave, nel caso in cui il coniuge convivente o la parte dell’unione civile convivente ed entrambi i genitori del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti; uno dei fratelli o sorelle conviventi del disabile grave nel caso in cui il coniuge convivente o la parte dell’unione civile convivente, entrambi i genitori e i figli conviventi del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti; un parente o affine entro il terzo grado convivente del disabile grave nel caso in cui il coniuge convivente o la parte dell’unione civile convivente, entrambi i genitori, i figli conviventi e i fratelli o sorelle conviventi siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti; uno dei figli non ancora convivente con il disabile grave, ma che instauri la convivenza successivamente, se il coniuge convivente o la parte dell’unione civile convivente, entrambi i genitori, i figli conviventi e i fratelli o sorelle conviventi, i parenti o affini entro il terzo grado conviventi siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti. Anche il figlio non convivente ha diritto a ottenere il congedo straordinario al lavoro per stare vicino al genitore malato in mancanza di tutti gli altri familiari legittimati a godere del beneficio. 33 della legge n. 104 del 1992, l’istituto del congedo straordinario, circoscritto a ipotesi tassative e contraddistinto da presupposti rigorosi. Un lavoratore (o una lavoratrice) nel tempo ha fruito (anche per motivi non riguardanti l’assistenza di un disabile in situazione di gravità) di 1 anno e 4 mesi di permessi anche non retribuiti “per gravi e documentati motivi familiari”. Questo requisito deve essere provato mediante produzione di dichiarazione sostitutiva (D.P.R. 1.1.– Il rimettente espone di dover decidere sul ricorso di un agente penitenziario, che ha chiesto di beneficiare del congedo straordinario retribuito per l’assistenza al padre malato. Le discriminazioni, tuttavia, resistono. 42 del D.lgs. La circolare sottolinea inoltre che mentre l’unione civile può essere costituita solo tra persone dello stesso sesso, la convivenza di fatto può essere costituita sia da persone dello stesso sesso che da persone di sesso diverso. L’amministrazione, inoltre, avrebbe violato l’art. Durante il congedo il lavoratore ha diritto all’accredito della contribuzione figurativa. Il congedo straordinario, riconducibile agli «interventi economici integrativi di sostegno alle famiglie» (sentenze n. 158 del 2007, punto 2.3. del Considerato in diritto, e n. 233 del 2005, punto 2.3. del Considerato in diritto), ne avvalora e ne incentiva il ruolo primario nell’assistenza al disabile e valorizza quelle «espressioni di solidarietà esistenti nel tessuto sociale e, in particolare, in ambito familiare, conformemente alla lettera e allo spirito della Costituzione, a partire dai principi di solidarietà e di sussidiarietà di cui agli artt. 42, comma 5, del d.lgs. i fratelli o le sorelle, ma solo se conviventi e sempre che non vi siano figli o siano deceduti o siano anche loro disabili; fruizione del congedo straordinario se risulta documentato dai sanitari della struttura il bisogno di assistenza da parte di un genitore o di un familiare; disabile in stato vegetativo persistente e/o con prognosi infausta a breve termine. Nello stesso Comune non è possibile chiedere la dimora temporanea. Però ora mia mamma si è aggravata ulteriormente ed io ho bisogno almeno per un periodo ti assisterla ed accudirla. Al «dovere di solidarietà, che vincola comunitariamente ogni congiunto» fa riscontro il «corrispondente diritto del singolo di provvedere all’assistenza materiale e morale degli altri membri, ed in particolare di quelli più deboli e non autosufficienti, secondo le proprie infungibili capacità». Ma nel frattempo c’è bisogno che qualcuno si occupi di loro poiché da soli non possono vivere. Molti diritti del matrimonio vengono estesi alle coppie dello stesso sesso come per esempio i congedi parentali, detrazioni per il coniuge a carico, possibilità di usufruire delle agevolazioni lavorative previste dall’art. 33, comma 3, della legge n. 104 del 1992 e chi richieda il congedo straordinario. Tale lacuna nella descrizione della fattispecie concreta si tradurrebbe nella manifesta inammissibilità della questione per omessa motivazione sulla rilevanza. D’altronde il congedo straordinario esiste proprio per tutelare la salute del disabile e favorirne l’integrazione. Il rimettente, a tale riguardo, denuncia anche la violazione degli artt. Questa Corte, nel sindacare la legittimità costituzionale dell’art. Ma così si rischia di pregiudicare proprio il genitore se non ci sono congiunti in grado di assisterlo a parte il figlio che abita lontano. 1, della legge n. 76/ 2016, che presti assistenza all’altro convivente, può usufruire unicamente di: • permessi ex lege n. 104/92. Sarebbe irragionevole una disciplina difforme «di istituti preordinati alla tutela dei medesimi valori costituzionali, attuati attraverso il medesimo strumento solidaristico della famiglia» e tale irragionevolezza sarebbe palese nel caso di specie, che vede il ricorrente, pur beneficiario dei permessi di cui all’art. Merita precisare che l’apertura alle convivenze di fatto, essendo l’esito di una pronuncia della Corte Costituzionale su una specifica disciplina, non può essere estesa in … Quest’ultimo mira a colmare le lacune di tutela e a far fronte «alle emergenti situazioni di bisogno e alla crescente richiesta di cura che origina, tra l’altro, dai cambiamenti demografici in atto», in particolare, a «quelle situazioni di disabilità che si possono verificare in dipendenza di eventi successivi alla nascita o in esito a malattie di natura progressiva o, ancora, a causa del naturale decorso del tempo» (sentenza n. 203 del 2013, punto 3.4. del Considerato in diritto). Merita un cenno la vicenda umana che ha dato origine alla Sentenza (n. 213 del 5 luglio 2016) e che è ripercorsa in premessa della stessa. 42, comma 5-ter, primo e secondo periodo, del d.lgs. I tuoi genitori sono ormai anziani e non autosufficienti. 4, commi 2 e 4, della legge 8 marzo 2000, n. 53 (Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città). 42, comma 5-quinquies, primo periodo, del d.lgs. in caso “di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti” di tutti gli altri familiari legittimati a richiedere il beneficio, secondo l’ordine di priorità previsto dalla legge e purché la convivenza instaurata successivamente sia garantita per tutta la fruizione del congedo. L’indennità e la contribuzione figurativa spettano fino ad un importo complessivo massimo, che viene annualmente rivalutato. 445/20000 artt. • congedo straordinario ex art. Sono fatte salve le seguenti eccezioni, in costanza delle quali i familiari aventi diritto possono ugualmente fruire dei benefici nonostante il ricovero a tempo pieno del disabile grave: Il congedo straordinario è inoltre concesso quando il disabile debba recarsi al di fuori della struttura che lo ospita per effettuare visite specialistiche e terapie certificate. Lei per fruire del congedo con legge 104 deve spostare la residenza di sua madre presso di sé o viceversa. 4.– Per l’assistenza a persona disabile il legislatore prevede, oltre alle provvidenze dei permessi e del trasferimento, disciplinate dall’art. Il congedo spetta, in primo luogo, al coniuge convivente, che è legittimato a goderne «entro sessanta giorni della richiesta». Per coppia di fatto dal punto di vista giuridico si intende una coppia formata da due persone che convivono, hanno deciso di non sposarsi e, al contempo, di non dichiarare la loro convivenza attraverso la registrazione in Comune di un contratto di convivenza. Ecco perché abbiamo pensato bene di spiegarti com’è cambiata la normativa: si tratta infatti di una sentenza della Consulta e, come tale, al contrario di quelle della Cassazione, è obbligatoria per tutti (cittadini, aziende, pubbliche amministrazioni…) dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. C’è un modo per aggirare la norma? La disposizione censurata, inoltre, nel subordinare la concessione del congedo straordinario al requisito della convivenza, si porrebbe «in contrasto con il combinato disposto di cui agli artt. La Corte Costituzionale, rifacendosi alla norma istitutiva, parla genericamente di “convivenza”, senza entrare nel merito delle più precise definizioni del Codice Civile che distingue nettamente fra residenza e domicilio. 3 comma 3. Come ottenere permessi dal lavoro retribuiti per assistere un familiare non convivente. Congedo straordinario legge 104 e requisito di convivenza o coabitazione. Durante il periodo di congedo straordinario, il lavoratore ha diritto ad un’indennità economica che paga l’Inps ma che viene anticipata dal datore di lavoro (e recuperata da questi con il meccanismo dei contributi). Il beneficio è frazionabile anche a giorni. 4 e 35 Cost., poiché discriminerebbe «i soggetti legittimati ad ottenere il beneficio in questione in ragione del tipo di lavoro svolto». 33, comma 3, della legge n. 104 del 1992, che presuppongono pur sempre, al pari del congedo straordinario, l’assistenza a una persona «con handicap in situazione di gravità». Il legislatore predetermina i limiti temporali del congedo, che «non può superare la durata complessiva di due anni per ciascuna persona portatrice di handicap e nell’arco della vita lavorativa» (art. Il giudice a quo argomenta che il ricorrente già gode dei permessi previsti dall’art. 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104 (Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate). 42, comma 5 D.Lgs.151/2001, il convivente di fatto di cui ai commi 36 e 37, dell’art. 33 della legge n. 104 del 1992 (art. La mancanza, il decesso o le patologie invalidanti dei genitori conferiscono a uno dei figli conviventi il diritto di richiedere il congedo straordinario, che è poi riconosciuto in favore di uno dei fratelli o delle sorelle 3, comma 3, della legge n. 104 del 1992). n. 151 del 2001) e delinea una precisa gerarchia dei beneficiari (art. 10-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi), poiché non avrebbe preventivamente comunicato il preavviso di rigetto. La sentenza della Corte Costituzionale n. 232 del 7 dicembre 2018 ha esteso di fatto il diritto al congedo straordinario di cui all’articolo 42, comma 5, del D.Lgs. L’art. In particolare, tale limitazione sarebbe lesiva del «combinato disposto di cui agli artt. Guarda le traduzioni di ‘congedo straordinario’ in greco. Il congedo straordinario con legge 104 ha requisiti vincolanti: diritto di priorità e requisito di convivenza. Hanno diritto a fruire del congedo straordinario i lavoratori dipendenti indicati qui di seguito secondo l’ordine di priorità e alle condizioni descritte (se l’avente diritto in via prioritaria manca, è deceduto o è portatore di handicap, il diritto spetta al soggetto rientrante nella categoria successiva): Il congedo spetta a condizione che la persona assistita non sia ricoverata a tempo pieno presso istituti specializzati. In questo caso, però, il figlio dopo aver ottenuto il congedo deve convivere con il genitore. Fino a ieri, a prendersi cura di tuo padre è stata tua madre, più giovane di lui e in salute. 42, comma 5, D.Lgs.151/2001 unicamente nel caso in cui presti assistenza all’altra parte dell’unione e non nel caso in cui l’assistenza sia rivolta ad un parente dell’unito, non essendo riconoscibile, in questo caso, rapporto di affinità. È davvero possibile che la legge non consenta di accudire i propri genitori quando entrambi non sono più in grado di badare a sé e all’altro? Il rimettente, dopo avere passato in rassegna la giurisprudenza costituzionale, che ha individuato la ratio del congedo straordinario nell’esigenza di garantire la continuità delle cure e dell’assistenza al disabile nell’àmbito familiare (si menzionano le sentenze n. 233 del 2005, n. 158 del 2007, n. 19 del 2009 e n. 203 del 2013), osserva che la scelta di concedere il congedo straordinario al figlio, solo quando sia già convivente con il genitore da assistere, si pone in contrasto con gli artt. Per chi risiede nello stesso comune non è possibile chiedere la dimora temporanea. Può dunque accadere che la convivenza si ristabilisca in occasione di eventi che richiedono la vicinanza – in questo caso fra padre e figlio – quale presupposto per elargire la cura al disabile. 42, comma 5 D.Lgs.151/2001 – il convivente di fatto di cui ai commi 36 e 37, dell’art. 42, comma 5, del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell’articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53), «nella parte in cui richiede, ai fini dell’ottenimento del congedo, la preesistente convivenza dei figli con il soggetto da assistere». Alla stregua delle allegazioni acquisite nel giudizio principale, richiamate dal rimettente, la motivazione sulla rilevanza è sufficiente e supera lo scrutinio di ammissibilità demandato a questa Corte. 3.– La questione è fondata, nei termini e per i motivi di séguito esposti. congedo straordinario ex art. Va precisato che tali modifiche ai permessi e ai congedi straordinari riguardano i ... poiché l’unione civile e la convivenza di fatto non costituiscono rapporto di affinità. Questa condizione impedirebbe loro di chiedere il permesso, per via del fatto che c’è l’altro genitore e l’uno può accudire l’altro. Buonasera mia madre di 80 anni soffre di una grave demenza senile Alzheimer certificata. 42, comma 5, del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell’articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53), con specifico riguardo alla disciplina del congedo straordinario retribuito concesso al figlio per l’assistenza al padre gravemente disabile. Il ricomporsi del nucleo familiare si caratterizza in questi casi per un ancor più accentuato vincolo affettivo. n. 151 del 2001 subordina al requisito della pregressa convivenza la concessione del congedo straordinario retribuito, che non può essere esteso oltre le ipotesi tassativamente previste dalla legge. Anche in conseguenza dell’estensione del novero dei beneficiari, il congedo straordinario ha finito così con l’assumere una portata via via più ampia, in armonia con l’esigenza di salvaguardare «la cura del disabile nell’àmbito della famiglia e della comunità di vita cui appartiene» e così di «tutelarne nel modo più efficace la salute, di preservarne la continuità delle relazioni e di promuoverne una piena integrazione» (sentenza n. 158 del 2018, punto 7.2. del Considerato in diritto). Vediamo che succede ora con la nuova sentenza. È su tale requisito che si incentrano i dubbi di legittimità costituzionale. 80, comma 2, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – legge finanziaria 2001»), il congedo straordinario ha visto progressivamente estendersi l’àmbito di applicazione, per impulso del legislatore e della giurisprudenza di questa Corte. Email (obbligatoria se vuoi ricevere le notifiche), Notificami quando viene aggiunto un nuovo commento. L’individuazione dei beneficiari in base al requisito della convivenza sarebbe all’origine di una discriminazione arbitraria, legata alla tipologia del lavoro svolto. Ricordiamo che i Permessi Legge 104/92 possono esseri richiesti da parte di soggetti facenti parte di Unione Civile o Convivenza di fatto, mentre il Congedo Straordinario ex art. A seguito delle disposizioni normative di cui […] 1.2.– In punto di rilevanza, il giudice a quo argomenta che la domanda dovrebbe essere respinta, poiché difetta il requisito della pregressa convivenza e la disposizione censurata non si presta a una diversa interpretazione, che superi il dato testuale e consenta di identificare convivenza e residenza anagrafica, in linea con il punto di vista del ricorrente. n. 151 del 2001, nella parte in cui non annovera tra i beneficiari del congedo straordinario ivi previsto, e alle condizioni stabilite dalla legge, il figlio che, al momento della presentazione della richiesta, ancora non conviva con il genitore in situazione di disabilità grave, ma che tale convivenza successivamente instauri, in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti del coniuge convivente, del padre e della madre, anche adottivi, dei figli conviventi, dei fratelli e delle sorelle conviventi, dei parenti o affini entro il terzo grado conviventi, legittimati a richiedere il beneficio in via prioritaria secondo l’ordine determinato dalla legge. Il rimettente ravvisa un’ingiustificata disparità di trattamento «tra coloro che liberamente possono scegliere il luogo in cui risiedere (e dunque convivere con il genitore) e quanti, invece, per ragioni indipendenti dalla loro volontà, non possono compiere tale scelta». UNIONI CIVILI E CONTRATTO DI CONVIVENZA - Congedi per lavoratori ... legge 104 convivenza o residenza congedo straordinario legge 104 per assistere genitori dimora temporanea nello stesso comune di residenza congedo straordinario legge 104 controlli Con l’introduzione dell’art. Nell’apprestare le misure necessarie a rendere effettivo il godimento di tali diritti e a contemperare tutti gli interessi costituzionali rilevanti, la discrezionalità del legislatore incontra dunque un limite invalicabile nel «rispetto di un nucleo indefettibile di garanzie per gli interessati» (sentenza n. 251 del 2008, punto 16. del Considerato in diritto). di fatto: effetti nei rapporti di lavoro ... senza di due testimoni; † la convivenza di fatto, invece, si esplica nella ... - il congedo straordinario in favore di soggetti con disabilità grave ai sensi dell’art.