Fino ad oggi, la digitalizzazione della scuola è passata attraverso la Lim (Lavagna interattiva multimediale – quanti dibattiti sul tema) il registro elettronico, e la Carta docenti (la Ministra Azzolina ha di recente aggiornato le possibilità offerte dalla Carta). Così come resta critica l’assenza di norme e linee guida che fissino standard comuni di riferimento per la validazione del lavoro svolto. Inno3 si serve di alcuni cookie per fornirti una migliore esperienza di navigazione del sito. Anche se con molti limiti, uno dei quali è l’elevato costo, la versione free consente a chiunque di scrivere un testo in inglese e ricevere istantaneamente un feedback con correzioni generali su grammatica, lessico e spelling del testo immesso, a cui contemporaneamente viene attribuito anche il livello di competenza raggiunta secondo il CEFR. Tema svolto sul coronavirus. Uno degli strumenti gratuiti più popolari è Screencast-o-matic, che dopo un tempo esiguo necessario per l’auto formazione permette al docente di crearsi delle proprie videolezioni, volendo senza nemmeno la necessità di mostrare il proprio volto. Per ovviare a tale conveniente, il docente può imparare a utilizzare un programma di screencast, cioè uno strumento che consente di registrare con la propria voce tutto ciò che vogliamo far vedere dallo schermo del nostro computer: una nostra presentazione, un commento a un testo scritto, una spiegazione supportata da immagini ecc. Nella stessa Lombardia, oggi ci sono tanti comuni in cui la banda larga in grado di supportare uno streaming audio/video fluido non è disponibile. Per quanto riguarda altri strumenti che aiutano ad effettuare momenti di verifica (formativa o sommativa), molto popolari sono anche i moduli Google o utilizzare altri strumenti quali Socrative o Thatquiz, che presenta per la lingua inglese già tutta una batteria di test per diverse discipline, utilissimo quindi anche per I docenti CLIL. Se il docente, per esempio, chiede ai propri studenti di scrivere un testo direttamente in un file documento condiviso (un Google Document in una cartella Drive della classe), la correzione può effettuarsi in modi diversi: utilizzando la funzione Commento, così che lo studente debba poi esaminare e risolvere l’input dato dal docente; evidenziando in colore l’errore, così che lo studente debba riflettere sull’errore stesso e tentare di correggerlo; dettando la correzione o il commento, invece di digitare su tastiera, usando la digitazione vocale con Google Docs (qui un video esplicativo). Il contratto sulla didattica a distanza, firmato peraltro solo da Cgil, Cisl e Anief, sta raccogliendo critiche non solo dai non firmatari (Uil, Snals e Gilda) ma anche da chi al tavolo della trattativa non era neppure presente. Qualsiasi docente che stia sperimentando in questi giorni una riunione online, sia essa un Collegio Docenti o una riunione d’area, ha immediatamente percepito il piacere di salutare i propri colleghi, pur attraverso un computer e una videocamera. Il Ministero dell’Istruzione ha approntato una pagina dedicata all’argomento dal nome chiarissimo Didattica a distanza, dove non mancano gli esempi virtuosi, che però fotografano anche bene una sostanziale eterogeneità, oltre ai casi d’uso significativi ma non omogenei sul territorio nazionale. I partecipanti devono essere dotati almeno di un microfono per comunicare oralmente e se possibile anche di una webcam (solitamente inserita di default nel device utilizzato). ANILS – Associazione Nazionale Insegnanti Lingue Straniere Questo sito utilizza cookies tecnici e di terze parti per funzionalità quali la condivisione sui social network e/o la visualizzazione di media. Tutti a casa con mamma e papà, i nostri figli stanno scoprendo la didattica a distanza. Antonio Macchione, scuola primaria “Armando Diaz” Milano, insegnante di italiano in seconda, matematica in terza. Ma anche una necessità primaria per non bloccare, oltre che la malattia, anche la formazione dei ragazzi. È possibile e opportuno valutare degli scritti realizzati dagli studenti a casa e poi consegnati in modalità telematica ai docenti? Nell'emergenza sanitaria attuale, in pochi giorni il mondo della scuola si deve organizzare per offrire ai ragazzi la continuazione del percorso educativo attraverso la didattica a distanza. Il dibattito in questi giorni tra i docenti che si trovano ad effettuare attività di didattica a distanza è proprio quello della valutazione sommativa. Seleziona una pagina. Tema caldo, caldissimo. Spero con questo mio contributo di aver fatto un po’ di chiarezza sulle ragioni pedagogico-didattiche dell’introduzione delle attività di didattica a distanza, che non dovrebbero essere attivate solo in queste situazioni di emergenza, ma gradualmente introdotte, come già alcune scuole stanno facendo da anni, nella normale attività didattica proprio al fine di raggiungere ogni studente in ogni classe per ogni singolo giorno, come postulato ormai dal 2012 da Jonathan Bergmann & Aaron Sams nel loro illuminante testo “Flip Your Classroom: Reach Every Student in Every Class Every Day”. La didattica a distanza è il tampone, non è la cura. Bello a dirsi, meno facile a realizzarsi. Va infatti rilevato (e ciò vale anche per i servizi all’infanzia) come i nostri bambini e le nostre bambine patiscano abitudini di vita stravolte e l’assenza della dimensione comunitaria e relazionale del gruppo classe. su un tema di grande importanza nella complessa situazione attuale: fare matematica nella didattica a distanza. Inoltre, se si volessero utilizzare anche dei videomessaggi da condividere tra gli studenti in un processo di interazione orale, una semplicissima piattaforma didattica educativa è Flipgrid. L’esigenza dei bambini è che tu sia lì per loro. La scuola a distanza è molto più complessa di quella in presenza. Le tre macroaree che la didattica a distanza presuppone sono: 1. Pur usando le tecnologie è molto complicata. Lo strumento più popolare di questi “muri virtuali” si chiama Padlet. La scuola, le attività che prima venivano svolte nel tempo libero: tutto è cambiato. - due video sulla didattica della matematica in terza: - 1. E questo non è bene. L’uso della comunicazione via email è considerata dai giovani “vecchia”. Tutti noi abbiamo sentito parlare di gamification, cioè la modalità di applicare meccaniche ludiche ad attività che non hanno direttamente a che fare con il gioco; in questo modo è possibile sfruttare le sue caratteristiche a favore della motivazione e del piacere di apprendere. Consapevoli che ora è l’unica forma possibile, la migliore resta la frequentazione della scuola dove il contatto è tra allievi e docenti, ma è soprattutto tra allievi che si impara con uno scambio osmotico continuo che … Feb 3, 2021 | Comunicati Stampa | Comunicati Stampa Quanti docenti sono soliti correggere o dare un feedback PRIMA di effettuare verifiche sommative che si concludono con una valutazione? Alcune note sulla didattica a distanza. Per approfondire il tema delle scuole a distanza e delle strategie che i territori hanno messo e mettono in atto per garantire il diritto allo studio e mantenere le scuole centri vivi di aggregazione e riferimento per le comunità, è uscito il Quaderno della Ricerca #50: Scuola e innovazione culturale nelle aree interne, a … In caso di mancanza di microfono e/o webcam, è possibile comunicare tramite chat testuale. Non si tratta però solo di individuare appropriate attrezzature e risorse tecnologiche, ma verificare anche e soprattutto gli aspetti positivi e gli aspetti critici di un cambiamento così repentino e apparentemente così drastico della quotidianità didattica. Ripeto, rapporto didattico, ma non rapporto di vicinanza fisica in classe, giorno dopo giorno. I presidi e i vicepresidi non tutti sono in grado di organizzare consigli da remoto, e riunioni del corpo docente, sulla base di una piattaforma per la didattica a distanza “ufficiale” della scuola, perché semplicemente non si è mai pensato di adottarne una o semplicemente non si è mai pensato di averne bisogno. L’amicizia vera esiste, ma riconoscerla spesso non è facile. Questa utilissima modalità, ingrediente essenziale della flipped classroom, offre un insostituibile servizio a tutti gli studenti che per qualsiasi motivo non possano frequentare una lezione in presenza o, in questa eccezionale situazione, una videolezione in diretta, se non registrata e messa a disposizione poi della classe. E le cose non funzionano meglio a livello di Istituto. Ovviamente, se qualche studente non è in grado di partecipare alla videolezione in diretta, si cade ancora nel limite del vincolo temporale. Dopo il contributo di Gualtiero Grassucci, vi proponiamo una riflessione di Domingo Paola, insegnante di matematica e fisica presso il liceo statale “G. Per maggiori informazioni consulta la pagina Privacy policy
Mentre alla richiesta di connettività nelle famose Aree Bianche nessuno è in grado di dare risposta – se si chiedono tempi certi per portare tutte le abitazioni ad avere una connettività degna di questo nome – nonostante i proclami, e le iniziative in atto. 1.Per la preparazione ed erogazione di videolezioni, la maggior parte delle scuole italiane si è orientata su G Suite for Education che tra le diverse app offerte contempla anche Google Meet, un semplice strumento che consente di effettuare riunioni video mediante computer, tablet o smartphone. Modalità di verifica formativa (e sommativa, se del caso). Per assurdo può capitare che all’interno della stessa scuola, e di un’unica classe, insegnanti diversi preferiscano utilizzare piattaforme diverse, anche a seconda delle proprie competenze. Innanzitutto la scuola a distanza non può sostituirsi a una relazione educativa in aula, in cui studenti e docenti comunicano non solo con le parole, con i libri, con i video, con gli strumenti tecnologici, ma soprattutto con gli sguardi, con l’incontro (e talvolta lo scontro…) fisico e con tutti gli elementi della prossemica. Smart working semplificato fino al 31 marzo, e poi? La classe online, quindi, anche in situazioni di normalità risponde a un semplice e bellissimo principio pedagogico: “No Child Left Behind”, che tradotto secondo il nostro burocratese casalingo, significa “personalizzazione dei percorsi di apprendimento”. Nella didattica a distanza, quindi, il trovarsi a correggere seppur brevi produzioni scritte inviateci dai propri studenti rappresenta l’aspetto più impegnativo. Sono tutti casi, questi, in cui la didattica a distanza (nelle forme più semplici di e-learning) può sopperire a tutti i casi sopra esposti. La manifestazione del 26 settembre ha questo come tema”. Write CSS OR LESS and hit save. Pur con qualche limite, le risorse presenti sul web possono essere adeguatamente adattate e utilizzate proprio in questo momento di necessità di attivare modalità di didattica a distanza. Consiglio anche alcuni canali video, gestiti da docenti, molto utili per rimanere aggiornati e imparare in autonomia. Il primo, in situazioni normali, è avere la possibilità di uscire dal vincolo spazio-temporale che caratterizza la routine quotidiana scolastica. Con l’obbligo e gli sforzi, indubbiamente positivi delle aziende, non mancano da risolvere le criticità e arrivano tanti nodi al pettine. Associazione Nazionale Insegnanti Lingue Straniere. Ovviamente pochi, pochissimi di noi. Dopo un mese di intensa attività per pianificare, costruire e realizzare webinar, materiali, video lezioni è forse giunto il momento […] Clicca su Ok per dare il tuo consenso al loro utilizzo. Come sempre le indicazioni ministeriali aiutano poco. Continuiamo a pubblicare alcune riflessioni sulla didattica a distanza. Forse è comunque troppo poco, forse sarebbe davvero arrivato il momento per ogni scuola di sfruttare ancora meglio la piattaforma Consip per un’organizzazione digitale a tutto tondo.